giovedì 18 Luglio 2024

Sul Papa defenestrato

Più letti

Global clowns

Note dalla Provenza

Colored


Tra l’altro Benedetto XVI sosteneva il diritto degli Stati a proteggere le frontiere e rivendicava i possedimenti della Chiesa in Palestina

Temo che sentiremo parlare ancora  a lungo di come avvenne la destituzione di papa Ratzinger e della  successiva nomina di Bergoglio. E’ ormai  chiaro che il pretesto della vecchiaia con i suoi affaticamenti fisici  (ingravesciente aetate)  nascondesse dell’altro.  Qualche storico dovrà spiegarci perché un papa viene prelevato con un elicottero dell’Aeronautica Militare Italiana, trasportato a Castelgandolfo e insignito del titolo assai poco “canonico” di papa Emerito. 

Qui la declaratio in Latino e sotto la traduzione.

http://www.news.va/en/news/111258#DECLARATIO%20DEL%20SANTO%20PADRE

“Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino”. Dopo aver ringraziato “tutti di cuore” e aver chiesto “perdono per i miei difetti”, il Pontefice ha aggiunto: “Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di San Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato”. Si concluse così un pontificato durato 7 anni e 9 mesi, visto che Benedetto XVI era salito al Soglio pontificio il 19 aprile 2005.

Ma vediamo l’improvvisa  declaratio di rinunzia in latino cosa potrebbe nascondere in realtà, in questo link prelevato dal blog di Foa per il tramite di Doris, di un articolo in lingua francese del  sito Media Press Info “La guerre du contrôle  des transactions bancaires a sonné pour les Usa”  :

E questo non è che uno dei fili dell’intricata matassa di quello che si profila essere un vero e proprio Giallo vaticano. Estraggo questo passaggio da me tradotto:

SWIFT è una rete finanziaria, non si tratta di una banca o di una società di transazioni. La parola SWIFT è composta da iniziali che significano Società Mondiale (W=world) Interbancaria Finanziaria e Telecomunicazioni.  Questo concerne i dati di transazione effettuati dalle 10.500 banche del mondo (in 215 paesi), ammesse come aderenti a questo sistema. Quando una banca o un territorio è escluso dal Sistema, come lo fu nel caso del Vaticano nei giorni che precedettero le dimissioni di Benedetto XVI nel febbraio 2013, tutte le transazioni sono bloccate. Senza aspettare l’elezione di papa Bergoglio, il  sistema Swift  è stato  sbloccato all’annuncio delle dimissioni di Benedetto XVI. C’è stato  un ricatto venuto da non si sa dove,  per il tramite  di Swift, esercitato su Benedetto XVI. Le ragioni profonde di questa storia non sono state chiarite, ma è chiaro che SWIFT è intervenuto direttamente nella direzione degli affari della Chiesa.  

Bene, questo è il fil rouge  economico-finanziario dell’intricato “giallo” che ha portato alle dimissioni di Ratzinger. Ovvero le mani della Finanza Internazionale (leggi, Wall Street)  sullo IOR e sullo stato del Vaticano trattato alla stregua di un “rogue state” come l’Iran, se non dava conto al Grande Fratello Finanziario delle sue transazioni. Poi  ce ne sono altri di natura più propriamente teologico-politica.

Ratzinger pur essendo stato fedele ai dettami scaturiti dal Concilio Vaticano II, ha idee molto precise sulla famiglia e il matrimonio. Mai, proprio lui che lottò contro il Relativismo imperante,  avrebbe accettato “aperture” sul mondo gay e sulle politiche gender. Mai si sarebbe prosternato al “mondo” (e al mondialismo) come questo papa, il quale gareggia con il laicismo imperante della Ue nel creare una forma di “divorzio sacramentale”, attraverso “l’annullamento breve”. Mai si sarebbe prestato a fare la grande pagliacciata di Lampedusa fatta dal suo successore, che oltretutto non è nemmeno territorio suo, ma dello stato italiano.
I grandi poteri mondialisti hanno fretta e Ratzinger era un  intralcio palese, un rallentamento sulla loro fulminea traiettoria.

Ma c’è un’altra importante sfumatura di giallo nel testo della declaratio in latino, la quale a detta dello storico Luciano Canfora, contiene vistosi errori. Pertanto non può essere attribuita ad un pontefice “meticoloso”, pignolo  e sapiente come Ratzinger.
Per dirla papale papale l’ipotesi  relativa a quei giorni frenetici, potrebbe essere questa:  noi ti diamo un foglio di via; tu rinunci, leggi e sloggia.

Qualcuno deve spiegare perché non era ancora stato nominato Bergoglio, che già il sistema SWIFT, aveva sbloccato le transazioni subito dopo la   Grande Rinunzia di papa Benedetto.

A questo punto i misteri dei sotterranei d’Oltretevere si infittiscono; due papi (un’anomalia indigeribile per ogni cristiano) e nessuno dei due che occupi le stanze vaticane. Poi c’è il ruolo dell’amministrazione Obama negli Usa in questi giorni nei quali viene ricevuto Bergoglio,  che sembra quello di cercare la blasfemia aperta. Ed è già cronaca di queste ore. Ad accogliere Bergoglio, c’è un vescovo omosessuale dichiarato, Gene Robinson. Che sia una provocatoria prova di forza? Intanto il “papa venuto dalla fine del mondo” fa il  galoppino della Casa Bianca per dare avvio al passaggio (indolore) di regime a Cuba.

La “democrazia” è già in agguato e colpisce ancora: coi suoi mercati, con le sue finanziarie, con i suoi prestiti, con la sua debt economy.
Ma questo è, ovviamente un altro post. 

Ultime

Vestigia di un passato solare

Un'altra scoperta italiana nel Mediterraneo

Potrebbe interessarti anche