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Una Russia sempre più global

L’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) si appresta ad accogliere anche la Russia, l’ultimo grande Paese ancora assente nell’organismo internazionale. Mosca ha infatti annunciato che con Washington è stato rimosso ogni ostacolo per l’ingresso della Russia nella comunità mondiale del commercio e che l’adesione potrebbe essere formalizzata teoricamente tra dieci mesi, ossia la prossima estate. In ogni caso nel 2011. Della questione ne hanno parlato in una conversazione telefonica anche i due presidenti, Barack Obama e Dmitri Medvedev, come hanno annunciato fonti del Cremlino riprese dalle agenzie di stampa internazionali.
Anche se restano alcuni nodi da sciogliere con l’Unione europea, per gli analisti si tratta di una svolta, a 17 anni di distanza dalla richiesta di Mosca di entrare nell’Organizzazione mondiale del commercio. Ci aveva provato anche l’Urss di Gorbaciov nel 1986, almeno come osservatore nell’allora Gatt, ma arrivò un rifiuto perché l’economia sovietica di quel periodo era pianificata.
E’ stato il vicepremier e ministro delle Finanze russo, Alexiei Kudrin, a dare l’annuncio ufficiale intervenendo al settimo forum di Yalta. “Tutte le questioni degli Stati Uniti sull’adesione della Russia al Wto sono state definite”, ha reso noto, svelando che proprio ieri sono stati risolti gli ultimi dissidi, come si erano ripromessi i rispettivi capi di Stato. Al termine del summit dello scorso giugno a Washington, Barack Obama e Dmitri Medvedev avevano infatti concordato una accelerazione per fare entrare Mosca nel Wto, sullo sfondo del reset bilaterale. I nodi irrisolti, dopo la conclusione dei negoziati bilaterali nel novembre del 2006, erano la difesa del diritto della proprietà intellettuale, le quote dell’import di pollame americano e le procedure di ispezione russe nelle imprese agricole degli Stati Uniti.
Ora tutto passa al gruppo di lavoro di Ginevra, che dovrà discutere le modifiche da apportare al testo finale del rapporto (circa 30 punti). Secondo Kudrin, saranno necessari altri 2-4 mesi di negoziati, poi partirà la procedura di accesso all’Organizzazione mondiale del commercio. Sulla strada restano però da chiarire la partecipazione della Russia all’Unione doganale con Bielorussia e Kazakhstan e alcuni nodi con l’Unione europea, tra cui i dazi sul legname, i sussidi agricoli e le quote sull’import della carne.

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