Dieci riflessioni su Terra e Mare.
Geofilosofia degli elementi.
Il monoteismo del mercato nasce dal ”Mare”
il “Mare” deborda e porta il suo assalto finale
Una lettura inconsueta del capitalismo tratto da Orion numero 235
2 – Cosa rappresentano geofilosoficamente Terra e Mare? Il Mare è innanzitutto la negazione della differenza, conosce solo l’uniformità, mentre nella Terra si dà sempre la variazione, la difformità. Il Mare non ha confini se non le masse continentali ai suoi estremi, ossia qualcosa ad esso antitetico, l’anti-mare. La Terra è sempre solcata dai confini tracciati dall’uomo, oltre a quelli che essa stessa dona come barriere naturali. Il Mare è mobilità permanente, flusso privo di un centro stabile, “progresso”. È caos e dissoluzione. La Terra è costanza, stabilità, gravità. È gerarchia e ordine. Il Mare è il Capitale, la Terra è il Lavoro. Il Lavoro è tellurico nella misura in cui è fisso, è produzione concreta; il Capitale è invece liquido, è sfruttamento e alienazione. Il Lavoro crea, il Capitale distrugge. La Terra-Lavoro è quindi incarnata dall’Oriente metafisico, la terra di ciò che nasce (sol oriens, sole che sorge; “oriente” in russo antico è vostok, “sorgere”, mentre in tedesco è Morgen-land, terra del mattino), mentre il Mare-Capitale è l’Occidente metafisico, ciò che muore (sol occidens, sole che declina; “occidente” è zapad, “cadere”, in russo ed in tedesco Abend-land, la terra della sera, del declino). Concretamente e storicamente, il Mare è incarnato dalle talassocrazie anglosassoni, la Terra dalla tellurocrazia continentale eurasiatica.
3 – Il conflitto di Terra e Mare acquista quindi un carattere concreto, storico, politico. Oswald Spengler, (Prussianesimo e Socialismo, Edizioni di Ar, Padova 1994) illustrava questo scontro attraverso l’opposizione tra lo spirito comunitario prussiano e l’individualismo inglese. Per l’autore del Tramonto dell’Occidente, anima inglese e anima prussiana si contrappongono come due istinti, due “non poter fare altrimenti”: da una parte lo spirito autenticamente socialista, l’essenza dello Stato, la subordinazione alla totalità comunitaria; dall’altra lo spirito individualista, la negazione dello Stato, la rivolta dell’individuo contro ogni autorità. Tipo inglese e tipo prussiano “rivelano la differenza tra un popolo la cui anima è v