giovedì 18 Luglio 2024

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I capitelli e le colonne doriche dei templi di Paestum, indossano l’abito da sera. Una ‘mise’ di luce alogena ad incandescenza, che illumina e rende splendenti il tempio di Athena, quello di Nettuno e la Basilica.

PAESTUM – Dopo gli Scavi di Pompei, e la Reggia vanvitelliana di Caserta, anche i capitelli e le colonne doriche dei templi di Paestum, indossano l’abito da sera. Una ‘mise’ di luce alogena ad incadescenza, che illumina e rende splendenti il templio di Athena, quello di Nettuno e la Basilica: otto stazioni belle anche di sera per le ‘Passegiate notturne’ che dal prossimo 29 luglio, e fino al prossimo 2 ottobre, saranno aperte al pubblico.
L’iniziativa voluta dall’assessorato ai Beni culturali della Campania e dalla Soprintendenza archeologica di Caserta, e’ la terza nella regione, che rendera’ fruibili anche dopo il tramonto alcune tra i siti piu’ belli del territorio. Un record di presenze a Pompei, dove gli scavi da aprile scorso sono visitabili di notte. Magia di luci e passeggiate notturne anche per la Reggia di Caserta che dal 16 giugno scorso ha aperto i battenti anche dopo il vespero con un percorso di luce che comprende anche il giardino inglese oltre che al parco. La luce delle potenti alogene, dirette dalla regia di un computer che ne regola intensita’ e sfumature, e un itinerario musicale, accendono e valorizzano i resti dei templi, memoria storica della civilta’ della Magna Grecia in Campania. Oltre ai templi di Athena, Posidone e alla Basilica, sono otto le stazioni a Paestum che costituiscono le passeggiate notturne.
L’area archeologica interessata dal percorso e’ illuminata dagli impianti della Valerio Maioli Spa di Ravenna con la regia di Massimo Andrioli e si snoda con un giro accattivante che conduce gli ospiti indietro di secoli: le musiche accompagnano il visitatore in un viaggio che narra della grandiosa civilta’ greca delle colonie e dei reperti che i romani costruirono successivamente in questi luoghi. Dietro alle luci, alle sfumature, alle incandescenze a volte velate da ombre che illuminano e ‘spengono’ capitelli e frontespizi, dietro alle musiche che sembrano avvolgere il visitatore provenendo da un invisibile fonte, vi e’ un massiccio utilizzo di tecnologie avanzate: un unico computer centrale ha dosato l’intensita’ di ogni singolo punto luce, ha sonorizzato le zone con testi e brani musicali appropriati, ha lanciato effetti e suggestioni luminose.
Il percorso di luce, memoria e musica e’ partito questa sera da Porta nord nei pressi del Tempio di Cerere o Athena ed ha attraversato otto stazioni. Una voce narrante ha raccontato le singole aree e ha condotto gli spettatori nella zona dell’Agora’, poi in altri luoghi straordinari e quindi nell’Anfiteatro

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