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The Passion, gli ebrei ortodossi condannano il film

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Secondo alcuni Rabbini il film alimenterebbe in maniera smisurata l’antisemitismo.

“The Passion”, il film di Mel Gibsone’ pieno di incongruenze storiche e di sottili manifestazioni di antisemitismo”. A bocciare la pellicola sono i rabbini Shlomo Bekhor e Ariel Bar Tzadok che, in un documento anticipato da RTL 102.5 nella trasmissione “Viva l’Italia” del 6 aprile scorso , spiegano come, al di la’ delle opinioni personali che ciascuno puo’ avere, vi sono all’interno del film alcune gravi imprecisioni.
Secondo i rabbini si tratta di “imprecisioni che alimentano nuove discordie e ridanno vigore ad antichi odi, frutto di errate interpretazioni storiche che hanno generato solo morte e distruzione”.
Nel film, Gibson avrebbe utilizzato elementi caratteristici del moderno ambito ebraico, ad esempio capi di vestiario del tutto sconosciuti ai tempi di Gesu’: i Sacerdoti e i rabbini indossano uno scialle fatto con lunghe strisce nere, simile in apparenza al modello del talli’t (indossato dagli ebrei religiosi durante le preghiere del mattino) usato in Europa Orientale, mentre i Sadducei, i torturatori di Gesu’, portano i classici riccioli ai lati del viso in maniera del tutto simile agli ebrei ortodossi dell’Europa Orientale di tradizione chassidica. E cosi’ gli ebrei del film di Gibson, che picchiano Gesu’ senza motivo e che con il loro comportamento risvegliano risentimento e rabbia in ogni spettatore vengono direttamente collegati agli ebrei dei nostri giorni.
Aggiungono i rabbini. “Le ragioni personali del regista prevalgono su ogni reale desiderio di essere storicamente accurato e corretto. I personaggi del film parlano latino, aramaico ed ebraico. Ma, spiega Ariel Bar Tzadok, “l’aramaico che ho sentito e’ pessimo; vi sono infatti errori nei dialoghi, di grammatica, uso e traduzione”. (AGI) Red/Cva 061228 APR 04

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