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Tricolori su Marte

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Genio e industria italiani primeggiano nell’Esa

E’ stato rinviato di 24 ore il lancio della navicella automatica ATV-Kepler dell’Esa europea che porterà i rifornimenti alla stazione spaziale internazionale. Secondo la nuova tabella di marcia il vettore Ariane-5 si alzerà alle 22.50 ora italiana dalla sua rampa a Kourou in Guyana francese trasportando il prezioso carico verso la base cosmica sulla quale vive l’astronauta italiano Paolo Nespoli assieme ai colleghi americani e russi. Il conteggio alla rovescia veniva bloccato ieri notte quando mancavano 4 minuti e un secondo al via perché un sensore rivelava un’anomalia nel serbatoio dellâ’ossigeno liquido che assieme all’idrogeno liquido alimenta il motore a razzo Vulcain.
CARICO CONSISTENTE – Kepler, pesante complessivamente 20 tonnellate, è anche il carico più consistente mai lanciato dall’Europa con un vettore Ariane-5 fabbricato in parte in Italia da Avio con elementi dei razzi ausiliari e del propulsore centrale. Al suo interno trasporta sette tonnellate di materiali tra cui 4.534 chilogrammi di propellenti che saranno utili per le operazioni che dovrà compiere quando sarà agganciato alla stazione spaziale. Se il primo compito è infatti rifornire la base, il secondo è appunto quello di compiere un rialzo dell’orbita dell’intera architettura grande come un campo di calcio accendendo i motori a razzo. La stazione rallentando a causa del sia pur debole attrito che incontra alla sua quota di 400 chilometri dalla Terra si abbassa lentamente attratta dalla gravità. Quindi per evitare che cada definitivamente bisogna rialzare la sua orbita. Ed è quello che, appunto, farà Kepler. Oltre ai propellenti ci sono apparecchiature e altri generi di necessità per la vita lassù, ma non trasporterà questa volta acqua perchè sulla stazione se n’è accumulata in gran quantità. L’ATV (Automated Transfer Vehicle) è un veicolo automatico che una volta portato nello spazio da Ariane-5 volerà in direzione della stazione con i propri mezzi arrivando fino all’aggancio che sarà sorvegliato proprio da Paolo Nespoli dall’interno della base abitata.
VEICOLO SOFISTICATO – Si tratta dunque di un veicolo molto sofisticato con due pannelli solari che forniscono energia, sensori che rilevano l’obiettivo e computer in grado di elaborare la giusta rotta. E questo veicolo è nato in parte in Italia, nelle camere bianche di Thales Alenia Space, guidata da Luigi Pasquali. Diviso in due parti, quella anteriore del diametro di 4,6 metri che ospita i materiali da trasportare, è pressurizzata e proviene dall’Italia assieme ai sistemi del controllo termico passivo, dell’alimentazione elettrica dei sensori ottici, degli apparati di telecomunicazione per le telemetrie. Insomma c’è molto lavoro tricolore su questo veicolo che garantisce la continuità della vita sulla stazione. Kepler è il secondo veicolo che compie questo servizio; il primo era stato battezzato Jules Verne e volò nel 2008. Il prossimo che l’Esa sta preparando si chiamerà “Edoardo Amaldi” ricordando il grande fisico amico  tra i padri fondatori sia del Cern di Ginevra sia dei primi enti europei Eldo e Esro dalla cui fusione nacque poi l’Esa per affrontare le attività spaziali. E proprio per garantire i rifornimenti Thales ha un accordo per costruire sette di questi cargo ATV. In giugno quando avrà esaurito i suoi compiti Kepler verrà sganciato dalla stazione dopo essere stato riempito di tutto ciò che non serve più sulla stazione, rifiuti e spazzatura compresa, e verrà fatto disintegrare nell’atmosfera sull’Oceano Pacifico. Ma la sua missione avrà contribuito a garantire la continuità del lavoro sulla base orbitale e il benessere degli astronauti.

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