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Tu chiamala se vuoi rivoluzione

Affinché si prendano le redini e la si finisca di piagnucolare

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Perché dovremmo essere per forza dei lugubri menagramo? Perché dovremmo vedere sempre tutto in tinte oscure e disperate?
Per quale ragione dovremmo continuare trincerarci dietro convinzioni da sfigati e da incapaci e definire ciò come quell’alternativa che non è?
Vediamola in tutt’altro modo!


In questo libro si mettono in luce tutte le opportunità che abbiamo di fronte a noi, lo spirito con cui coglierle. Rivoluzionare significa proprio questo.
Linee guida per non avere timore nello spiccare il volo restando chi si è, anzi, diventando chi si è: che non è sempre scontato.
Un documento politico e di visione del mondo.

Per qualche dettaglio in più:

Il titolo è Tu chiamala se vuoi rivoluzione. Ispirato da un verso della canzone di Battisti Emozioni.
Il messaggio è che la rivoluzione è un cambio del pensiero e dei comportamenti.
Nel libro si analizzano tutti i convincimenti errati sul potere, la geopolitica, la finanza. Si contrappone all’antagonismo sterile ed acido un protagonismo adatto alla società liquida e fondato sull’impersonalità del dono.

Si mette l’accento sulla necessità di difendere e rigenerare l’Europa, di portare il sociale nel locale e rifarsi ai principi mediante gli insegnamenti storici e mitologici.

Si sostiene che la forza di rigenerazione adatta alla società liquida, una sorta di comunità delle comunità dalle caratteristiche mercuriali, esiste anche se per il momento ignora se stessa e che le reazioni alle imposizioni sovversive (reazionarie o progressiste che siano) si notano ovunque perché vengono dal DNA. L’importante è prenderne coscienza e aiutarle a non sbagliare strada. Si può, eccome se si può!

La vittoria nasce dal cuore ma anche dalla testa.

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Per organizzare presentazioni e dibattiti contattare me o scrivere a ilibridiss@gmail.com

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