Svegliati Europa Editoriale di Ottobre
Gli americani puntano sul dopo-Merkel sperando che diventi anche un dopo-Macron. Il loro abbraccio mortale ha messo in difficoltà gli europei in Africa, li ha neutralizzati sul Mediterraneo e spazzati via dall’Afghnistan. Ingoiato il North Stream russo-tedesco, partono al contrattacco con il contenimento cinese. Sull’Indopacifico hanno forzato la mano e tolto di mezzo la Francia. In Europa preparano un “progetto bipartisan” per contrastare la Cina sul 5G. Ovvero stringono la vite del dominio americano in Europa.
Questi sono i contenziosi reali ai quali si risponde con l’avanspettacolo della politichetta qualunquista. Quel che più fa ridere (o piangere) è che chi dovrebbe essere continuatore di politiche radicali, a destra come a sinistra, si limita a raccogliere e ad enfatizzare i mal di pancia ma li incanala nel peggior qualunquismo e sempre a sostegno dei desideri dello Zio Sam. Questo accade in Germania, in Francia, in Spagna, in Italia, praticamente ovunque. Da circa mezzo secolo in qua a giocare alcune partite di autonomia, d’indipendenza e di valori sono ambienti “moderati”. Da Craxi a Kohl, da Schröder a Schaüble, da Berlusconi a Macron. Quelli più “estremisti” sono grotteschi pupazzi al servizio di New York. Strana epoca in cui tutto si rovescia e rappresenta l’opposto di quel che avrebbe dovuto essere!