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Un altro argento

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canottaggio due di coppia

 

Il canottaggio italiano non si smentisce. Anche in questa edizione delle Olimpiadi entra nel medagliere, grazie all’entusiasmante argento del due di coppia Sartori-Battisti, preceduto solo dai favoriti neozelandesi Cohen-Sullivan, che però non hanno avuto vita facile. Il duo azzurro era in testa fino a 250 metri dalla fine, sui due chilometri del percorso, grazie a uno strepitoso passaggio dai 1000 ai 1500 metri. Poi, nel finale, la barca della Nuova Zelanda, quinta a metà gara prima della costante e inesorabile rimonta, ha piazzato lo sprint che le ha consentito di staccare tutti. Ma Sartori e Battisti hanno tenuto benissimo, come conferma l’eccellente distribuzione delle forze: quinto posto ai 500, quarto ai 1000 e appunto primo ai 1500 e secondo alla fine, davanti agli sloveni Spik-Cop, che erano partiti fortissimo. Anche i tempi conclusivi attestano l’equilibrio: 6’31″67 per i vincitori, 6’32″80 per gli azzurri e 6’34″35 per gli sloveni. Più distanti l’Argentina, i padroni di casa della Gran Bretagna invano sospinti dal pubblico, e i lituani. Adesso si attende la finale del due senza: domani mattina anche Mornati-Carboncini possono salire sul podio. La spedizione del canottaggio italiano a queste Olimpiadi ha comunque già uguagliato quella di Pechino 2008, dove fu il quattro di coppia Agamennoni-Galtarossa-Raineri-Venier a vincere l’argento.

Malgrado Napolitano, malgrado Draghi, malgrado Monti, malgrado Passera, malgrado Grilli, malgrado la Fornero, malgrado Abate, malgrado Prandelli, c’è un’Italia che non accenna ancora a morire.


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