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Un maledetto fuoco amico

L'atto più vile della storia della destra radicale

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Il 10 settembre 1980 veniva rapito Francesco Mangiameli, poi assassinato tra il 10 e l’11 da alcuni esponenti dei Nar.
Un omicidio senza capo né coda, giustificato in modi sempre diversi e insostenibili da parte degli uccisori.
Per una esortazione via stampa di qualche settimana prima mossa a neutralizzare “Ciccio” da parte dell’agente della Nato Amos Spiazzi, poi teste di accusa fantasioso e sbugiardato in processi alla Destra Radicale, la Procura di Bologna ne dedusse che Francesco, dirigente palermitano di Terza Posizione, fosse venuto al corrente del coinvolgimento del Fioravanti nella strage di Bologna.
Il che è totalmente falso. Che sospettasse di alcuni legami spregiudicati che rendevano il Fioravanti utile a giochi occulti è ben altra ipotesi, di sicuro meno fantasiosa.
Sempre onore a Francesco Mangiameli!

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