Il 19 dicembre 1941 quattrocento carabinieri italiani affrontano le forze corazzate inglesi nella battaglia di Eluet El Asel. Trincerati in un caposaldo come parte dello schieramento di copertura al ripiegamento dell’Afrikakorps e delle truppe del Regio Esercito, opposero un’ostinata resistenza a una parte delle forze britanniche vittoriose, lanciate all’inseguimento dell’armata italo-tedesca: nello scontro i Carabinieri, male armati, ebbero la peggio e il battaglione fu in pratica annientato.
I 23 sopravvissuti di Eluet El Asel, insieme ad altri soldati rimasti isolati durante i combattimenti, trovarono rifugio nei villaggi arabi lungo la Via Balbia e non mancarono di osservare i movimenti dei nemici cogliendo ogni occasione per mettere in atto azioni di guerriglia e sabotare le strutture militari inglesi. Si preoccuparono anche di difendere i coloni italiani ormai in balia delle razzie dei predoni arabi e delle violenze delle truppe britanniche.
La loro attesa durò fino al 6 febbraio 1942, quando una efficace controffensiva dell’Afrika Korps riuscì a riconquistare l’area.
Un tributo d’onore
Ovviamente dimenticato
