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Una strada per Francesco

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Proposta dal sindaco di Roma

Una strada per Cecchin. Questa mattina il sindaco ha deposto una corona in via Montebuono per il 30esimo anniversario dalla morte di Francesco Cecchin, studente diciottenne e attivista missino, deceduto dopo 19 giorni di coma in seguito a una caduta da un muro alto cinque metri a causa dell’aggresione di attivisti di estrema sinistra. (Partito Comunista Italiano, prego!)
“Il consiglio comunale dovrà affrontare il tema dell’intitolazione di una strada a Cecchin – ha detto il sindaco – perché dobbiamo fare in modo che tutti i caduti della violenza di destra e di sinistra abbiano un luogo, una traccia nella città”. Alemanno ha ribadito anche l’intenzione di voler scrivere “una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perché Cecchin venga inserito tra i caduti della violenza politica”. (perché “politica” mentre gli altri sono caduti della “violenza fascista”? Suvvia, un po’ più di coraggio signor sindaco!)
Diversamente da altre vittime degli anni di piombo, Cecchin non è ancora stato inserito nella lista dei caduti per violenza politica perché secondo la sentenza, pur trattandosi di omicidio, manca il collegamento con un atto terroristico. Ciò non permette di intitolare al ragazzo un luogo che, secondo quanto spiegato dal vice coordinatore romano del Pdl Luca Malcotti “dovrebbero essere i giardini al centro di Piazza Vescovio”.

 

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