Il 28 maggio 1974, durante un comizio a piazza della Loggia di Brescia, l’esplosione di un ordigno provocava otto morti e molti feriti. Per 49 anni le istituzioni si sono occupate di depistare e d’inventarsi colpevoli fascisti, uno dietro l’altro. Depistaggi suggeriti da Gladio che non solo ha inventato falsi colpevoli ma ha fatto sì che non si potesse andare a fondo su tutto quanto era letteralmente provato: ovvero che l’ordigno esplose in anticipo e che nell’attentato erano coinvolti ex partigiani comunisti e l’ala brigatista del Superclan, Di fascisti neanche un’ombra,
