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UNA IGNORATA MISSIONE DI EVOLA A PRAGA

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Nell’estate del 1938 Julius Evola fu a Praga, dove svolse un’azione politica ad alto livello. Prima della rivolta scoppiata nel Sudetenland il 13 settembre, Evola frequentava nella capitale cecoslovacca “alte personalità ceche in carica di governo”, tra cui lo stesso ministro degli Esteri. L’ipotesi di cui Evola era portatore consisteva in un progetto di autonomia per i Sudeti all’interno della Cecoslovacchia. L’annessione dei Sudeti al Reich pose fine a questo progetto.


In un saggio dedicato all’attività svolta da Julius Evola in alcuni paesi dell’Europa centro-orientale, nonché alla fortuna della sua opera in tali paesi (Julius Evola sul fronte dell’Est, Edizioni all’insegna del Veltro, Parma 1998), abbiamo rievocato un episodio di natura politico-diplomatica di cui lo scrittore italiano fu protagonista a Praga nell’estate del 1938: Evola effettuò nei circoli governativi della capitale cecoslovacca una sorta di sondaggio, al fine di vedere se fosse possibile dare alla questione dei Sudeti una soluzione che non consistesse nella pura e semplice annessione al Reich. Da parte nostra, ipotizzavamo che tale sondaggio potesse “rientrare nel quadro di un tentativo progettato negli ambienti del Ministero degli Esteri del Reich, tentativo condiviso dai circoli politici”1 frequentati all’epoca da Evola.


H.T. Hansen, che è verosimilmente il miglior conoscitore dell’opera evoliana nell’area austro-tedesca, osserva in un suo studio recente che non vi sono né documenti né testimonianze attestanti una collaborazione di Evola con la Wilhelmstrasse2; per contro, lo studioso austriaco sembra propenso a ritenere che l’azione svolta da Evola in Cecoslovacchia abbia ricevuto il sostegno del circolo di Othmar Spann e in particolare di Walter Heinrich, la cui opera Hat der Westen eine Idee? era già stata favorevolmente segnalata dallo scrittore italiano3. In particolare, H.T. Hansen cita i seguenti brani della Weltwoche svizzera dell’11 ottobre 1935 (utilizzati da un rapporto della Gestapo): “La vera direzione del fronte patriottico dei Tedeschi Sudeti è nelle mani della Kameradschaftsbund, un’unione cameratesca formata da giovani politici tedesco-sudeti, il cui punto centrale di riferimento era l’assistente del noto prof. Othmar Spann, il libero docente dott. Heinrich, il cui compito consisteva nella diffusione delle idee di Spann. (..) I giovani uomini della Lega per il Cameratismo aspiravano molto più ad un modello austriaco che non a quello del Reich germanico (..) I giovani tedesco-sudeti di Spann sanno molto bene che con una uniformizzazione hitleriana sarebbero perduti e desiderano quindi sinceramente una realizzazione delle loro idee di Stato organico nell’ambito della Repubblica cecoslovacca”4. Da ciò si può agevolmente concludere che “gli sforzi di Evola e di Heinrich andavano nella stessa direzione”5.




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