Impresa made in Italy sull’Everest: due valdostani, un altoatesino e un bergamasco sono infatti i primi alpinisti italiani della spedizione ‘K2 2004’ che sono riusciti a raggiungere la vetta del monte più alto del mondo, a 8850 metri di quota. Un’impresa da primato, tanto più che nessuno di loro durante l’ascensione ha utilizzato l’ossigeno.
I quattro alpinisti, i valdostani Alex Busca, sottufficiale degli alpini presso il Centro Addestramento Alpino di Aosta,e Claudio Bastrentaz, insieme con il
I quattro italiani sono partiti alle 1.15 locali (le 21.15 in Italia) dal campo III, a 8.300 metri di quota, e dopo oltre otto ore di marcia alle 9.40 hanno raggiunto la vetta senza utilizzare ossigeno. Gli alpinisti hanno posizionato sulla cima la mira ottica (per le misure con il teodolite e distanziometro) e il georadar-Gps con il quale hanno effettuato misurazioni sull’altezza della montagna. Intorno alle 12.10 locali i rilevamenti scientifici sono terminati ed è iniziato il rientro a valle.
A precederli sulla vetta erano stati ieri tre alpinisti tibetani, Lapa, Tashi Tsering e la giovane Lhaki, che fanno sempre parte della spedizione italiana guidata da Agostino Da Polenza e da Soro Dorotei. L’impresa dei quattro italiani “è stata una prestazione di alto livello sportivo, scientifico e umano”,
ha commentato Da Polenza aggiungendo che “i nostri quattro alpinisti sono arrivati in vetta bene, dimostrando grande professionalità e resistenza, ma soprattutto senza utilizzare l’ossigeno”.
“Dopo lo sforzo per la salita – ha aggiunto Da Polenza – hanno trascorso quasi tre ore sulla cima per effettuare le misurazioni, spostandosi avanti e indietro con le attrezzature per seguire i consigli che gli venivano comunicati via radio dal campo base. Una grande fatica, per cui vanno elogiati e ammirati”.
Domani è previsto un altro tentativo di ascensione alla vetta da parte della seconda squadra di ‘K2 2004′, guidata da Soro Dorotei e composta da Giulio Maggioni, Marco Confortola, Michele Compagnoni, Silvio Mondinelli e Marco Panzeri; questo gruppo di alpinisti si trova al campo III e attende il rientro dei compagni dalla cima. E’ probabile che anche loro cercheranno di conquistare l’Everest senza ossigeno, come in passato hanno fatto circa 150 alpinisti sui 1700 saliti in vetta.
Dopo l’Everest, la spedizione si sposterà nella valle del Baltoro per l’assalto alla vetta del K2, a 8.611 metri di quota. Un primo gruppo di alpinisti sta già dirigendosi verso il campo base con oltre otto tonnellate di materiale, gli altri alpinisti li raggiungeranno all’inizio di giugno. Per l’ascensione a quella che è considerata una delle vette più difficili del mondo bisognerà attendere almeno fino alla fine di luglio.