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Un’Italia esangue

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Lucida, onesta e coraggiosa esternazione del ministro Giorgetti

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è tornato a parlare del problema della denatalità. “Non c’è nessuna riforma o misura previdenziale che tiene nel medio e lungo periodo con i numeri della natalità che vediamo oggi in questo Paese”, ha sottolineato in videocollegamento con il Meeting di Rimini. Tracciando l’indirizzo della Manovra, “sarà una Legge di bilancio complicata, tutte lo sono: non si potrà fare tutto, certamente dovremo intervenire a favore dei redditi medio bassi, ma dovremo anche usare le risorse a disposizione per promuovere la crescita”.

Pnrr, “non solo fare in fretta ma fare bene” In merito al Pnrr, Giorgetti ha detto: “Non c’è semplicemente il puntuale rispetto, il fare in fretta, ma fare bene. Se fare in fretta significa fare male, è meglio fare bene ma valutare attentamente le situazioni, perché è un’occasione unica”. E ancora: “Per quanto riguarda questo benedetto Pnrr, abbiamo queste risorse, che non possono essere sprecate e che devono essere usate nel modo migliore possibile”.

“Momento eccezionale, l’Europa non torni indietro” “Questa è la posizione negoziale italiana su cui siamo attestati: noi non facciamo un problema di debito o mancata riduzione del debito, ma vogliamo che gli investimenti siano trattati in modo privilegiato e meglio rispetto alle spese correnti. Non possiamo in un momento in cui siamo ancora in una situazione eccezionale tornare a delle regole ignorano la necessità di accompagnare e aiutare famiglie e imprese nella trasformazione che stiamo vivendo. Spero che in Europa quando decideremo a settembre sulle nuove regole se ne tenga conto”, ha aggiunto.

“Spero che la clausola per il Patto di stabilità non partirà da gennaio” “La Commissione europea – ha poi concluso Giorgetti – rispetto a qualche anno fa ha completamente cambiato paradigma rispetto alla clausola generale che non si è applicata in questi anni per il Patto di stabilità e crescita che forse, spero di no, partirà dal primo gennaio 2024”.

Mef: “Giorgetti non chiede la proroga dello stop della clausola” Il Mef ha precisato che “il ministro non chiede la proroga della sospensione della clausola del Patto di stabilità in vigore fino al 31/12/23 ma ha espresso l’auspicio che entro la fine dell’anno sia approvata la riforma del patto di stabilità in modo da poter entrare in vigore al posto delle vecchie regole dal primo gennaio 2024”.

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