L’8 marzo, all’età di ottantatre anni, è asceso ai Campi Elisi uno degli ultimi spartiati d’Europa: André Bayle.
André Bayle si arruola nella waffen SS il 15 marzo 1943 a sedici anni e mezzo.
Conclusa la formazione a Sennheim viene promosso sottufficiale.
Combatte nell’agosto 1944 in Galizia nella 2a sezione della 2a compagnia del 1° battaglione della Sturmbrigade Frankreich. Alla morte del suo capo di sezione, Joseph Peyron, il 15 agosto, la sezione si trova dislocata e senza un capo per dirigerla. Bayle ne assume il comando fino alla fine dei combattimenti, il che gli vale i complimenti di un maggiore dei blindati e la proposta per la Croce di Ferro di II classe.
Nella Charlemagne, André Bayle, presto promosso al grado di Standarten-Oberjunker comanda una sezione della 2a compagnia del Waffen-Grenadier-Regiment der SS 57.
Nei combattimenti di Pomerania riesce a scampare miracolosamente al massacro del reggimento di riserva nella piana di Belgrado, il 5 marzo 1945. Catturato dai polacchi è internato per due anni nel campo di concentramento di Tambov; nel 1947 viene reimpatriato in Francia dove trascorre altri due anni di prigionia.
Le sue memorie in Francia sono in due opere, De Marseille à Novossibirsk e San et Persante. Nel 2008 sonos tate raccolte dalla Diffusion du Lore in un solo volume: Des Jeux Olympiques à la Waffen SS (700 pagine per 49 euro).
Membro della HIAG (Associazione dei combattenti nelle Waffen SS) e presidente d’onore d’Histoire et Tradition, associazione che egli stesso aveva creato, André Bayle non cessò mai di battersi per la verità, la giustizie e l’Europa.
