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Uno, nessuno, centomila Unabomber

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E intanto nessuno parla più dei marines che si fecero scoppiare l’ordigno tra le mani nella vicina base Nato

Il Pm veneziano Emma Rizzato ha chiesto una condanna a quattro anni di reclusione per Ezio Zernar, il poliziotto del Laboratorio di indagini criminalistiche (Lic) del tribunale lagunare imputato in un processo per la presunta manomissione di un lamierino trovato in un ordigno inesploso attribuito ad Unabomber.
La richiesta è stata formulata dopo tre ore di requisitoria, davanti al giudice Sergio Trentanovi, presente in aula lo stesso Zernar.
Il lamierino: “prova regina” nel processo a Zornitta.Il Pm Rizzato ha ricostruito la vicenda dell’ingresso nell’indagine su Unabomber della ricerca dei cosiddetti toolmarks (impronte lasciate da attrezzi su materiali lavorati) e su come, nell’ambito di un procedimento a Trieste, questi fossero stati presi in considerazione. Aspetto, quest’ultimo, che aveva fatto diventare il lamierino la “prova regina” a carico di Elvo Zornitta, l’ingegnere di Azzano Decimo (Pordenone) a lungo indagato nella vicenda Unabomber e la cui posizione è poi stata archiviata.
Zornitta chiede 2,5 milioni di risarcimento.
Elvo Zornitta, parte civile nel processo per la presunta manomissione del lamierino, ha chiesto 2,5 milioni di euro di risarcimento danni a Ezio Zernar. Davanti al giudice Sergio Trentanovi, l’avvoccato. Maurizio Paniz, legale dell’ingegnere friulano a lungo indagato e poi prosciolto nella vicenda Unabomber, ha chiesto che il danno – in attesa di eventuali altri gradi di giudizio – sia provvisoriamente subito esecutivo o, in caso contrario, che venga liquidato una provvisionale di 800 mila euro più le spese del giudizio.
Per il pm Emma Rizzato Zernar è da ritenersi colpevole perché era l’unico che conosceva i toolmarks e aveva la manualità per la manomissione.
Movente della manomissione – sempre secondo Rizzato – la notorietà di cui Zernar avrebbe goduto nell’incastrare Unabomber. «Un processo – ha detto in un passaggio il Pm – difficile sia sul piano professionale che personale perché a carico di un pubblico ufficiale stimatissimo.

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