Come un rullo compressore l’omosessual-femminismo attacca virilità, femminilità ed eros
Una vita «spericolata» fatta di poche ore di sonno, in bilico su tacchi alti e con frequenti visite dal parrucchiere per la messa in piega è l’anticamera della cefalea per le quarantenni italiane. Lungi dall’essere un pretesto, per le donne tra i 30 e i 40 anni, il mal di testa è un vero problema provocato da fattori precisi: sesso, stress, ciclo mestruale, odori, posture scorrette e tensione dei muscoli di testa e collo. Li hanno individuati gli esperti della Società italiana per lo studio delle cefalee (Sisc), che hanno presentato i dati di uno studio realizzato dal Centro Cefalee dell’università di Padova su mille pazienti, al congresso nazionale, in corso a Riccione. «Nel 75% dei casi, l’elemento che scatena il mal di testa è lo stress quotidiano – afferma Luigi Alberto Pini, presidente della Sisc – in una percentuale analoga, soprattutto quando la cefalea è di tipo tensivo, la causa è una postura scorretta. Seguono la privazione di sonno e il ciclo mestruale». Nel 10% dei casi, a provocare un mal di testa sono i profumi molto dolci o quelli di aglio, cipolle, noce moscata e spezie. Nella classifica dei fattori scatenanti ci sono anche le condizioni atmosferiche: cambiamenti repentini della pressione atmosferica, vento, caldo o freddo estremi possono facilitare gli attacchi di cefalea. E anche l’alimentazione ha il suo ruolo: saltare i pasti o esagerare col cibo può far scoppiare il mal di testa, per le oscillazioni della glicemia.
Ve scoppiasse a voi la testa, nemici del bello e del vitale!