sabato 20 Luglio 2024

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Scendere in piazza contro la missione internazionale in Libia significa stare con Gheddafi. E’ la posizione del leader dei Verdi al Parlamento europeo, Daniel Cohn-Bendit che in un’intervista a Repubblica spiega: “Ricordate Francia e Gran Bretagna del ’36, che lasciarono sola la Rapubblica spagnola contro Franco, Hitler e Mussolini”.
C’era una volta il variopinto arcipelago “pacifista” che ad ogni rombo di cannone si mobilitava in piazza, firmava interminabili appelli contro la guerra con tante firme prestigiose e digrignava i denti contro l’imperialsmo occidentale.Oggi, pare che questo mondo abbia deciso di collaborare con gli stessi “imperalisti” o perlomeno di tacere perché Gheddafi è il “nuovo Hitler”. Bene, non che questo mondo scomparso ci manchi molto, ma notare l’ipocrisia di chi si è anni fa mobilitato giustamente contro la guerra in Iraq (lì c’era un certo Saddam Hussein anche lui “nuovo Hitler”) ed oggi lascia i libici da soli a beccarsi le “democratiche bombe”.
 A forza di adottare le categorie interpretative che vedono dal 1945 in poi la mitizzazione di un fascismo atemporale da scagliare come come “male assoluto” contro chiunque rappresenti un intralcio alla spartizione del mondo, la sinistra è diventata un pilastro indispensabile del sistema capitalista internazionale.

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