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Very Usrael

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E fortuna che con Obama c’erano problemi!

Il Pentagono approva la vendita di 1,9 miliardi di dollari di munizioni a Israele. Si tratta di una delle maggiori forniture di armi allo Stato ebraico e consente di ricostituire gli arsenali svuotati con l’operazione “Protective Edge” della scorsa estate a Gaza. Ma ciò che più conta è che include le super-bombe anti-bunker: 50 ordigni BLU-113 Super Penetrator e 700 missili BLU-109 Penetrator “bunker buster”. Sono le munizioni più avanzate che il Pentagono ha per colpire bunker sotterranei, anche grande profondità. Potrebbero essere usate per un attacco israeliano contro l’Iran, lanciate dai nuovi jet invisibili F-35 anch’essi forniti dagli Usa e previsti in servizio a fine 2016. Nella commessa del Pentagono inclusi anche 3000 missili Hellfire, quelli adoperati dai droni. I portavoci militari Usa parlano di “conferma della politica di sostegno alla sicurezza di Israele” con la “fornitura di munizioni che Israele già possiede” negando che si tratti di una compensazione per l’accordo sul nucleare in vista fra Usa ed Iran. Ma l’impatto in Israele è immediato: i media parlano di “conferma del rapporto strategico unico che ci lega agli Stati Uniti” nonostante il persistente disaccordo sul nucleare di Teheran. 

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