Lo scorso 10 maggio si è svolta la cerimonia di intitolazione della villa comunale a Sergio Ramelli, il diciottene militante del Fronte della Gioventù ucciso a colpi di chiave inglese a Milano nel 1975.
Tolve (PZ)
Lo scorso 10 maggio si è svolta la cerimonia di intitolazione della villa comunale a Sergio Ramelli, il diciottene militante del Fronte della Gioventù ucciso a colpi di chiave inglese a Milano nel 1975.
La manifestazione è stata fortemente voluta dal vicesindaco ed assessore alla Cultura, Pasquale Pepe. Era presente nel centro lucano anche Guido Giraudo, autore del libro Sergio Ramelli – Una storia che fa ancora paura. Presente anche il ministro Alemanno che, quandoha scoperto la targa in onore di Ramelli, la gesnte si è lasciata andare ad un lungo e commosso applauso. L’intitolazione della villa comunale a Sergio Ramelli, assassinato sotto casa da due appartenenti ad Avanguardia operaia, è la prima iniziativa del genere nel sud Italia.
L’aver intitolato al giovane milanese un luogo pubblico ha rappresentato secondo Giovanni Armiento, sindaco di Tolve, “un omaggio doveroso in nome della pacificazione nazionale”. Pasquale Pepe, vicesindaco: “La villa dedicata a Ramelli è finalmente una realtà e se oggi conosciamo la sua vicenda umana e giudiziaria lo dobbiamo al lavoro di Guido Giraudo. Vogliamo che ci sia un riconoscimento per tutti coloro che, senza cedere alla violenza, hanno creduto fermamente nelle proprie idee”.
Gianni Alemanno, in passato segretario nazionale del Fronte della Gioventù: “Nei momenti difficili le giovani generazioni riescono a trovare sempre la fiducia per andare avanti, perchè hanno uno slancio vitale unico”.
di Gennaro Grimolizzi
da Area – Giugno 2004