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Violazione di monopolio

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Tutta la solidarietà alla Yesmoke strangolata dai grandi gruppi e dalla guardia della finanza

Dalle prime ore dell’alba di questa mattina, 140 ufficiali di polizia giudiziaria, tra militari della Guardia di Finanza di Torino e funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del piemontese, sono impegnati a Torino, Roma ed in Germania, in una vasta operazione di polizia, coordinata dalle Procure di Torino e Francoforte sull’Oder (DE), volta a smantellare una delle più grosse organizzazioni contrabbandiere di sigarette presenti in Europa, il cui stabilimento di produzione dei tabacchi lavorati era situato in provincia di Torino e produceva sigarette «Made in Italy». 
L’operazione, condotta contestualmente in Italia e in Germania, riguarda 17 ordinanze di custodia cautelare nonché di numerose perquisizioni e sequestri, tuttora in atto. Sottoposto a sequestro l’intero complesso aziendale della Yesmoke di Settimo Torinese, immediatamente affidato in custodia giudiziale ad un amministratore nominato dall’Autorità Giudiziaria.  

 Sono finiti in carcere i due amministratori della Yesmoke, Carlo e Gianpaolo Messina, il procuratore della società, Paolo Arpellino, e il manager Oscar Parisi. A domiciliari anche due segretarie addette alla contabilità. La finanza stima evasione di accise per 70 milioni di euro e Iva per 20 milioni. Ciò è stato possibile con movimenti fasulli di merci in società extraeuropee addirittura in Trasnistria, lo stato fantasma tra Moldavia e Russia, crocevia di ingenti affari oscuri. Tramite l’Olaf sono state coordinate indagini tra Belgio, Polonia, Slovacchia, Germania. Eseguite 10 perquisizione in Italia e 12 in Germania.  

 Nata come tabaccheria on-line in Svizzera nel 1999, la Yesmoke ha cominciato a vendere sigarette delle marche più note, principalmente nel mercato americano, ma la Phillip Morris li fa condannare a una multa milionaria facendo chiudere la loro attività nel 2004. Nel 2007, la Yesmoke torna a produrre, in uno stabilimento d’avanguardia un proprio marchio, Yesmoke con miscela «americana», in guerra aperta con i giganti del tabacco e puntando su mercati esteri e su prezzi da discount. Ma la sua attività va avanti a singhiozzo: nel 2011 una battaglia davanti alla giustizia amministrativa per presunte irregolarità del deposito fiscale porta alla chiusura per quasi tre mesi. E tra il 2012 e il 2013 in diverse città le forze dell’ordine vengono sequestrati grandi quantitativi di tabacco Yesmoke pronti per essere distribuiti fuori dal circuito dei monopoli. 

I dettagli dell’operazione sono stati forniti in una conferenza stampa, che si è tenuto a Palazzo di Giustizia di Torino, alla presenza de Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, generale Gioacchino Angeloni, del direttore interregionale per la Liguria, il Piemonte e la Valle d’Aosta, Franco Letrari.  

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