domenica 22 Dicembre 2024

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Un 40enne altoatesino ha denunciato al servizio antipedofilia istituito presso la Curia di Bolzano che quando aveva 10 anni, una suora, la sua istitutrice, lo avrebbe costretto ad avere un rapporto sessuale completo, malgrado i tentativi di resistenza del bambino. Il racconto è al vaglio della Diocesi, che dovrà accertarne la fondatezza. Il denunciante assicura che 30 anni fa nessuno volle credergli. Nessuno diede ascolto alla sua denuncia. I genitori, così come i vertici dell’ordine religioso in questione, dissero che era tutto frutto della sua fantasia.
Negli ultimi trenta anni quel bambino è diventato un adulto conosciuto e apprezzato in Alto Adige. L’ordine religioso in cui sarebbe avvenuta la violenza sessuale esiste ancora. La suora è ancora viva. Per questo motivo, quando il vescovo Karl Golser ha deciso di dar voce alle vittime in provincia di Bolzano, ha scritto una lunga mail denunciando il luogo, la data e la persona che lo avrebbe violentato. Oramai il reato reato è caduto in prescrizione; tuttavia, la Curia, dopo avere ricevuto la segnalazione sul sito internet, si è messa in contatto con il 40enne, che è stato già sentito.
Il difensore civico indipendente Werner Palla, nominato dal vescovo Golser, si sta occupando del caso. Il professionista ha aperto un fascicolo a riguardo e ha convocato la suora denunciata. La Curia non può fare altro che sentire la vittima e tentare di parlare con l’istitutrice. Visto che la suora fa parte di un ordine religioso, la Curia – nel caso le accuse si rivelassero fondate – non potrebbe nemmeno intervenire: suore e frati non devono rispondere delle proprie azioni al vescovo. Ma per il 40enne, l’unica cosa importante è che si faccia luce su quanto accaduto.

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