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Vite parallele: Buenaventura Durruti

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L’eroico comandante anarchico cadeva in combattimento il 20 novembre 1936 a poche ore da José Antonio

Buenaventura Durruti y Domingo nasce a Leòn il 14 luglio 1896 da una famiglia operaia. Partecipa allo sciopero generale ed insurrezionale dell’agosto del 1917. Si mobilita l’esercito che affrontando gli scioperanti col fuoco della mitragliatrice, causerà la morte di un centinaio di persone. Durruti fa parte di un gruppo di giovani sabotatori che incendiano locomotive e depositi. Sconfessati dai sindacati, alla fine dello sciopero sono licenziati. Nel 1920 rientrato in Spagna, fonda con altri compagni il gruppo Los Justicieros alla fine di contrastare i pistoleros, sicari al soldo del padronato. Nel ’22 Los Justicieros si stabiliscono a Barcellona e con alcuni militanti catalani danno vita al gruppo Los Solidarios, embrione della Federazione Anarchica Iberica (FAI).


Nel 1933 la CNT, che in un anno è passata da 800.000 a 1.200.000 aderenti, scatena una nuova insurrezione, sotto forma do sciopero generale offensivo. Gli insorti fanno saltare alcuni ponti e locali dell’autorità. Assemblee popolari decretano l’abolizione della proprietà privata. La difesa della rivoluzione è affidata alle milizie armate. Ma il contagio rivoluzionario non si diffonde e l’insurrezione viene vinta. Durruti nuovamente arrestato, dalla sua cella organizza l’attacco al tribunale che sta istruendo il dossier del sollevamento. Il 24 luglio la colonna Durruti lascia Barcellona alla volta dell’Aragona. Dopo aver liberato un territorio esteso dal rio Cinca all’Ebro, la colonna Durruti priva di artiglieria pesante, deve arrestarsi il 28 luglio a trenta chilometri da Saragozza. Durruti è il delegato responsabile di questa colonna, diretta da un comitato di guerra assistito da un consiglio tecnico militare. La colonna è composta da raggruppamenti di 5 centurie, formate da 4 gruppi di 25 combattenti. Vi prendono parte anche un gruppo internazionale (400 tra francesi, italiani, tedeschi, inglesi, marocchini, americani) e alcuni gruppi di guerriglieri incaricati di compiere azioni dietro le linee nemiche. Ogni raggruppamento elegge un delegato revocabile in qualunque momento. Questa responsabilità non consente alcun privilegio gerarchico. Il Comitato di Guerra d’Aragona è formato da delegati delle colonne presenti sul fronte.


In seguito, la colonna, forte dei seimila uomini con tremila fucili, ma gravemente priva di armi moderne stabilisce una linea difensiva sul fronte di Saragozza lungo 70 Km.


All’inizio del novembre del 1936 la colonna lascia l’Aragona per Madrid, gravemente minacciata dalle truppe franchiste. Dopo sanguinosi combattimenti quest’ultime sono sconfitte. La colonna vi perderà i tre quarti dei suoi effettivi tra cui il suo delegato responsabile caduto il 20 novembre (ucciso da chi ? Gli anarchici sospetteranno i comunisti)


Il corpo di Durruti viene trasportato nella sede CNT madrilena dove i miliziani lo vegliano tutta la notte. I funerali si svolgono il 23 novembre Barcellona. Nemmeno un mese dopo, la Pravda pubblica queste righe: “In Catalogna, l’epurazione degli elementi trotkisti e anarco-sindacalisti è iniziata; que

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