Home Tempi Moderni Viva la pappa pappa col popopomodoro

Viva la pappa pappa col popopomodoro

0


In breve la Trilaterale, con l’ausilio delle incapacità di tutte le destre, ha ricreato lo scenario del Muro

 

Il leader del partito del pomodoro (il blocco socialista olandese), Emile Roemer, che è, secondo i sondaggi, il premier papabile della nazione Olandese ha dichiarato in questi giorni che ritiene carta straccia il Fiscal Compact e che ha tutte le intenzioni di sottoporlo a referendum popolare. L’Olanda non ha ancora ratificato il Fiscal Compact. La supremazia economica da parte dell’Europa infatti non vale niente senza la delegazione popolare. Ecco perché lo stesso Roemer afferma anche che non ha la minima intenzione di ripetere l’abbassamento del debito del 3% rispetto al PIL. Proprio oggi Madrid, per una richiesta del genere, quella cioè di ridurre il debito pubblico del 6% rispetto al PIL, ha visto migliaia di lavoratori in Piazza protestare per il taglio stipendi che dovrebbe servire a quel risparmio complessivo di 102 miliardi di euro fino al 2014. E se a Marinaleda e nella vicina Siviglia si respira aria di rivoluzione grazie al Sindaco Gordillo che guida la rivolta degli espropri, in testa ai sondaggi per le elezioni del 12 settembr e dell’assalto ai supermercati, il premier socialista Serbo (pur non facendo parte dell’UE) ha proposto ed ottenuto dal Parlamento l’accettazione di una legge che limita fortemente i poteri della banca centrale, modificando così il sistema bancario. 

Si tratta di proteste economiche da parte del mondo politico internazionale e tutte vengono o dal fronte Comunista o da quello Socialista. Anche in Grecia ad esempio il KKE sta mobilitando le folle per sensibilizzare il popolo a protestare contro i tagli, un popolo che però è già con l’acqua alla gola ed ora naviga tra il caos dei debiti e del sistema economico del Paese.
E’ bene precisare che il Socialismo europeo che si sta risvegliando in Europa non ha nulla a che vedere nè col socialismo di Hollande, nè con D’Alema. Si tratta di blocchi molto vicini al partito dei lavoratori che vedono come unica speranza l’uscita dall’UE e dall’euro.

La destra ed il fronte liberale è ormai una mummia che cerca di rigovernare dei carboni ardenti su cui sta bruciando.

Morale della favola: da quando la Commissione Trilaterale, di cui per inciso Monti è stato presidente europeo fino a questa primavera, si è incaricata della “ristrutturazione” ha prodotto lo scenario che le è ideologicamente più caro: quello dall’accoppiata capital-comunista.
D’altronde l’esperienza insegna che nulla rende più stabile il capitalismo dell’alternativa comunista, fallimentare in sé.
Sia chiaro: le destre, più o meno populiste, che avevano beneficiato della caduta del Muro e della reazione popolare a banchieri e taxmen è colpevolissima: la sua tronfia inconsistenza e la sua incapacità manifesta hanno fatto tanto perché la mensa rilaterale ci ripresentasse la pappa col pomodoro.

Nessun commento

Exit mobile version