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Walther Hoeck: pittore combattente

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“Eterno è il campo della Patria. Noi siamo i semi che vengono e vanno”


Walther Hoeck nasce a Holzminden il 13 giugno 1885. Nel 1902 frequenta la Städtischen Kunstschule di Monaco e, dal 1903 al 1908 studia all’Accademia di Berlino con Lovis Corinth. Dal 1907 al 1909 frequenta l’Accademia di Monaco ed ha come insegnante lo scultore Adolf von Hildebrandt. Dal 1911 al 1914 studia all’Accademia di Berlino con Waldschmidt e Friedrich Kallmorgen. Vive per molti anni a Matrei in Tirolo in una casa di montagna costruita secondo un suo progetto e si trasferisce nel 1920 a Braunschweig in cui rimarrà fino al 1955 esercitando la professione di artista . Pittore e scultore vicino ai circoli völkisch specializzato in tematiche contadine e soggetti rurali. L’inizio della sua carriera è caratterizzato dalla scelta di dipingere gli affascinanti paesaggi delle Alpi. Questa è la tematica che contraddistingue i suoi lavori degli anni venti e a cui tornerà con profitto anche dopo il 1945. Si serve della sua casa alpina di Matrei, l’Holderhof, specialmente nei mesi estivi in cui utilizza anche un rifugio di montagna appositamente approntato per permettergli di rimanere più a lungo in mezzo alle montagne fonte della sua ispirazione artistica. Le cime appaiono sempre nella loro assoluta ed incontaminata purezza. Nonostante l’inizio del turismo alpino di massa, l’occhio dell’artista percepisce solo paesaggi senza traccia umana. Le cime delle montagne sono lontane ed inviolate spesso ritratte di notte sotto il cielo stellato: tutta la sua pittura paesaggistica trasmette un incantato senso di eternità. Serve al fronte durante la guerra dal 1914 al 1919 come comandate di batteria e più tardi come ufficiale della riserva. Realizza nel 1924 una serie di quattro pitture murali dedicate alla prima guerra mondiale per la sala delle conferenze della Camera di Commercio di Braunschweig. Nel gennaio del 1932 entra nel NSDAP. Dal 1933 al 1934 presiede il Reichkartells delle Arti Figurative del Gau Bassa Sassonia distretto di Braunschweig. Dal 1935 fiduciario per Braunschweig della camera del Reich per le arti figurative. Dal 1935 consigliere della città di Braunschweig. Nello stesso anno concepisce due delle sue opere murali più famose ed imponenti: “Ehremal für die Gefallenen des Kriges” (Monumento ai caduti della Guerra) (1) che decora con la sua imponente mole 380 cm. per 600 cm. le pareti dello zuccherificio (oggi ditta AMINO Gmbh) di Frellstedt, un piccolo villaggio vicino Helmstedt. Su richiesta del direttore Erich Langen, il 13 febbraio del 1936 Hoeck arriva a Frellstedt per realizzare il monumento. Il quadro, inaugurato per il cinquantenario dello zuccherificio, è concepito in due parti. In quella inferiore sono mostrati i corpi allineati di quattro soldati caduti della grande guerra, in quello superiore viene rappresentato un contadino nell’atto di guidare un aratro tirato da due cavalli e una donna con un bimbo in braccio ed un altro figlio che osserva il lavoro del padre. Il contrasto ma anche la continuità oscura tra la morte dei martiri sconosciuti e la nuova vita risorgente dalla terra doppiamente fecondata dal contadino con le piante e la prole. Tra le due parti dell’opera sulla cornice lignea è incisa l’eloquente frase: “Ewig ist der Acker der Heimat.

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