sabato 20 Luglio 2024

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Fiumicino si ribella al fiscal compact ma la provincia smentisce il comune

E’stata votata all’unanimità dal consiglio Comunale di Fiumicino la mozione con il Fiscal compact, presentata dai consiglieri comunali William De Vecchis, Mauro Gonnelli e Anselmo Tomaino (mozione presentata anche al consiglio provinciale di Roma, ma la giunta Zingaretti ha preferito respingerla, nonostante il voto favorevole di Sinistra e Libertà)
Votando il documento che nasce da un lavoro delle associazioni Foro 753 e 2punto11 il Comune del litorale Romano si allinea ai ricorsi presentati da associazioni ed enti locali delle varie nazioni Europee che hanno momentaneamente bloccato il Fiscal Compact (o pareggio di bilancio), in attesa della decisione degli otto giudici componenti di uno dei due Senati della Corte Costituzionale tedesca, che il prossimo 12 settembre a Karlsruhe dovranno pronunciarsi su sei ricorsi (di 12 mila) presentati dagli euro-scettici contro la ratifica del fondo Esm (il cosiddetto fondo salva Stati già  approvato dal Parlamento tedesco con oltre due terzi di voti favorevoli) per presunta violazione di una delle prerogative del Parlamento tedesco e di ciascun popolo realmente sovrano: quella di decidere come spendere i soldi dei contribuenti nazionali. Con un “no”, il fondo ESM  verrebbe affossato.
“Gli Stati membri dell’Unione monetaria” hanno scritto Gonnelli e De Vecchis nel documento – che detengono un debito pubblico superiore al 60% del Pil, dovranno rientrare entro questa soglia nell’arco di 20 anni, a un ritmo predeterminato percentuale annuo, oltreché obbligarsi a mantenere il deficit pubblico sempre sotto al 3% del Pil. Pena sanzioni. l’Italia, già  oggi prima al mondo per pressione fiscale, è stata così impegnata dal Parlamento a sostenere 50 miliardi di euro all’anno, di tasse e tagli, per i prossimi 20 anni, sempre che se le cose non peggiorassero ancora. Se a ciò si aggiunge la legiferazione del pareggio di bilancio quale principio costituzionale, è facile comprendere come si sia definitivamente perduta ogni possibilità di intraprendere politiche economiche e fiscali capaci di stimolare nuovamente la domanda, in particolar modo quella interna,senza sovranità  monetaria, economica e fiscale, né t anto meno quella politica”. “Inoltre – sottolineano il presidente del consiglio comunale di Fiumicino e il consigliere Pdl – si deve tenere conto della Spending  Review che porterà  a breve nuovi tagli alla spesa pubblica, alla sanità  e alla scuola, che ci vedrà  assistere all’applicazione di nuove tasse, alla riduzione dei servizi di pubblica utilità, al rischio della  distruzione dello stato sociale, alla svendita del patrimonio immobiliare ed artistico nazionale a nuovi interventi su salari e stipendi, ed a condizioni di vita sempre più livellate verso il basso”. 
Stesso documento è stato presentato nel XIII Municipio, dal consigliere municipale del Pdl, Cristiano Rasi. 
 
 
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