venerdì 19 Luglio 2024

La piazza di Casapound

Più letti

Global clowns

Note dalla Provenza

Colored

alt
Contro il governo dei banchieri

 

No al governo delle banche, no al governo Monti. Sì, invece, al mutuo sociale e alla tutela delle fasce più deboli. Così, sotto lo sventolare delle bandiere rosse con la tartaruga, è scesa in piazza ieri pomeriggio Casapound, il movimento guidato da Gianluca Iannone. Movimento che non esita ad autodefinirsi dei ‘fascisti del terzo millennio’. “C’è chi si rifà a Marx o a Ford – ha spiegato il leader – io voglio avere la libertà di rifarmi a Mussolini, a livello filosofico e politico”. Ma non ci stanno a essere considerati nostalgici. Tra le circa 6.000 persone che oggi hanno sfilato da piazza Mazzini a ponte Milvio (cifre della Questura), non un simbolo del ventennio, non un gesto che richiamasse a quella dittatura. Piuttosto, oltre ai loro stendardi, tricolori (fumogeni compresi) e bandiere spagnole in segno di solidarietà, e anche siriane di un gruppo di giovani sostenitori di Assad. E soprattutto striscioni, con i punti caratterizzanti del programma di Casapound: nazionalizzazione delle banche, mutuo sociale e sostegno ai marò trattenuti in India. Ma è contro la ‘politica dominante’ che si scaglia la polemica di Casapound. ‘Falli piangere’ si legge nello striscione di testa, sotto i volti di Alfano, Monti, Bersani e Fornero. E poi gli slogan, scanditi dai militanti organizzati in modo rigoroso, in fila per sei con le bandiere. Ce n’è per tutti, anche per le amministrazioni di centrodestra di Alemanno e Polverini. “Storace non ci piace, e neanche Alemanno” spiega Iannone annunciando loro candidati alle prossime Amministrative. Rimandano al mittente gli attacchi di chi non avrebbe voluto farli sfilare.

Ultime

Progressi nel disagio demografico

Sarà più facile avere figli

Potrebbe interessarti anche