Gorgoglii tellurici dalle istituzioni
‘ultima in tema di decomposizione è la decisione degli organi europei sulla discrezionalità del cognome.
L’Italia resisteva nel mantenere la linea virile, anche se solo per quanto riguarda il cognome.
Oggi il cognome del padre sarà solo alternativo a quello materno.
La questione, apparentemente una inezia, è l’ennesimo scalino verso la devirilizzazione delle genti, laddove è prevedibile il prossimo passo verso l’obbligatorietà del cognome di mamma.
La decostruzione dell’uomo europeo in materia inerte transita, in primo luogo, dalla demonizzazione dell’elemento virile. La linea maschile nella discendenza è propria delle grandi tradizioni europee, contrapposte ad altri mondi e culture dove il preponderante elemento femminile era (ed è) sintomatico di una sensibilità irruenta, “tellurica”.
Il provvedimento ha carattere rivoluzionario ed in tal modo, nella sua gravità, è stato vissuto dai protagonisti della vicenda, associazioni gay-lesbo-diritti civili-ecc. e politici coinvolti.
Inorridisco al pensiero di una “nipotina” che possa attribuire il proprio cognome alla discendenza (sino ad oggi ha dovuto affiancare quello del marito…)
Ma nei piani dell’Europa c’è l’introduzione della assoluta discrezionalità del cognome al pari che del nome. Così avremo Osvaldo Cocacola e Clotilde Adidas… Chissà che non nasca un degno Adolfo!
