venerdì 19 Luglio 2024

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La Cina verso il lavoro senza dipendenti umani

Cambia la Cina e cambia il lavoro in Cina: non solo le evoluzioni demografiche in atto fanno sì che diminuisca la manodopera, in particolare quella a basso costo e non specializzata, ma aumentano anche i costi del lavoro. Ecco allora che la Cina si meccanizza al punto che secondo le ultime previsioni il Paese asiatico resterà al primo posto per l’uso di robot nei suoi impianti produttivi di qui al 2017.
I numeri
Questa è la proiezione della International Federation of Robotics (Ifr), che reputa che la Cina sarà costretta a investire sempre più in robot per poter innalzare qualità e quantità della sua produzione industriale. Già da ora il mercato cinese dei robot è il più grande al mondo, ma non così la densità: secondo Reuters, la Cina conta su 30 robot per ogni 10 mila lavoratori – contro i 437 della Corea del Sud (la più robotizzata del globo), i 323 del Giappone, i 282 della Germania e i 152 degli Usa. A imporre un aumento esponenziale dei robot nelle aziende cinesi non saranno solo le scelte nazionali, ma anche quelle degli investitori esteri, in particolare nel settore dell’auto. Malgrado il traffico in molte città cinesi sia oltre i livelli d’allarme e l’inquinamento uno dei problemi più scottanti, la Cina continua a essere il primo produttore e il più importante consumatore di automobili al mondo – ed è in questo settore che viene impiegato il 40% dei robot nazionali. L’Ifr stima però che fra due anni i robot attivi in Cina saranno 428 mila. Gudrun Litenberger, segretario generale dell’Ifr, ha spiegato che «nella fase attuale gli aumenti avvengono nell’industria dell’auto, ma nei prossimi due o tre anni questi saranno in particolare nell’elettronica».
Il mercato
I principali importatori di robot in Cina sono giapponesi, che hanno il 60% del mercato, ma Pechino sta acquisendo le capacità di produrre robot e già soddisfa circa un quarto del fabbisogno nazionale. E per rispondere alla domanda cinese in crescita, i produttori stranieri di robot che hanno aperto impianti in Cina sono già quattro: i giapponesi Fanuc e Yasakawa, poi i tedeschi di Kuka e gli svizzeri della Abb.

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