martedì 14 Ottobre 2025

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Gli israeliani fanno carne da macello nei territori occupati. Nessun’amplificazione mediatica al grido d’angoscia lanciato da Arafat

La resa dei conti non e’ ancora finita: l’operazione sferrata da Israele nel nord della Striscia di Gaza va avanti da tre giorni e il bilancio si fa ogni ora piu’ pesante. Le vittime tra le file dei palestinesi sono almeno 56 e tre in campo israeliano, due soldati e un colono. L’Autorita’ nazionale palestinese ha dichiarato lo ‘stato d’emergenza’ nei Territori, mentre il presidente Yasser Arafat ha lanciato un appello alla comunita’ internazionale perche’ si mobiliti e fermi Israele.L’operazione ‘Giorni della penitenza’, una delle piu’ dure nei quattro anni della nuova Intifada, e’ stata decisa dal premier Ariel Sharon in persona per impedire ai militanti di Hamas di lanciare missili Qassam sulle citta’ israeliane. Un proietto caduto mercoledi’ su Sderot aveva ucciso due bambini di 2 e 4 anni. L’esercito e’ entrato con duecento carri armati a Gaza: ha preso di mira il campo profughi di Jabalya e ha circondato Beit Hanun.
Al raid partecipa anche l’aviazione che ha lanciato piu’ volte razzi sul campo. Con un attacco missilistico, poi, questa sera sono stati ‘eliminati’ nella citta’ di Gaza due importanti esponenti di Hamas. I militanti assassinati in operazioni mirate sono sette.
Israele sta creando una zona cuscinetto di circa 9 chilometri cosi’ da impedire ai razzi Qassam, che per ora hanno dimostrato di avere al massimo una gittata di 10 chilometri, di raggiungere il suo territorio. Proprio questa parte dell’operazione, pero’, ha fatto tornare alla memoria quanto accaduto nel sud del Libano, dalla cui ‘fascia di sicurezza’ le forze israeliane dovettero precipitosamente ritirarsi nel maggio del 2000. In vista dell’annunciato disimpegno dai 21 insediamenti di Gaza, che Sharon vuole completare nel 2005, sono in molti a parlare ormai di ‘libanizzazione’ del conflitto con i palestinesi. Della crisi a Gaza si occupera’ domani la Lega Araba, nel vertice straordinario convocato al Cairo. La riunione e’ stata sollecitata dall’Anp, dopo l’appello di Arafat. “Chiedo al mondo intero di agire immediatamente e rapidamente per fermare l’attacco criminale e razzista” lanciato dall’esercito israeliano nella nord della Striscia di Gaza, ha detto il presidente ai giornalisti dopo una riunione d’emergenza del governo palestinese.

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