Paura della propria diversità, della pietà ipocrita degli altri, di non trovare più stimoli nella vita; tutto questo deve aver spinto un 57enne a scegliere la morte piuttosto che la vita da disabile. Non sorprendiamoci: é logica conseguenza in una società sempre più legata al materialismo e all’apparire.
IL COMA E POI LA MORTE – Ricoverato da alcune settimane nell’ospedale «San Timoteo» di Termoli, davanti ai medici che gli hanno presentato il documento da firmare, l’uomo, pensionato con invalidità civile, ha rifiutato categoricamente e solo qualche ora più tardi è entrato in coma. Si è spento dopo un paio di giorni, senza riprendere conoscenza. I funerali saranno celebrati in giornata.