Quello austriaco immette penali salate per chi non si vaccina
Alexander Schallenberg, cancelliere dell’Austria, in un’intervista al Corriere della Sera spiega che “la peculiarità austriaca nella pandemia è la presenza in Parlamento di una forza politica che agisce in modo irresponsabile contro la scienza e alimenta le paure collettive”. Interpellato sull’obbligo vaccinale, spiega: “I numeri del contagio crescevano in modo esponenziale”.
“Quanto alla vaccinazione obbligatoria – aggiunge -, forse ho sperato troppo a lungo che si potessero convincere quanti più austriaci possibile a farlo volontariamente. Sfortunatamente non ha funzionato e con una quota del 66% di vaccinati sull’intera popolazione non usciremo mai dal circolo vizioso”.
“La maggior differenza tra l’Austria e gli altri Paesi europei è che il terzo partito del nostro Parlamento sia apertamente e vocalmente contro la vaccinazione, negando che sia il solo biglietto d’uscita dalla pandemia”. L’idea è che l’obbligo “scatti dal 1° febbraio 2022. Prima, tutti quelli non vaccinati riceveranno una notifica che li invita a farlo. Chi non lo fa entro quella data dovrà pagare una multa salata. Ma per me è l’extrema ratio”, chiarisce.
Poi un commento sulle migliaia di rifugiati ai confini della Bielorussia: “Dobbiamo dire chiaramente che l’Ue non si fa ricattare. Quello di Lukashenko è un cinico abuso dei più deboli fra i deboli. L’Austria è al fianco di Polonia, Lituania e Lettonia. Dobbiamo aiutarli finanziariamente a installare le necessarie infrastrutture ai confini”. Poi, un passaggio sulla riforma del Patto di Stabilità: “Siamo tutti in una situazione straordinaria ed è stato giusto sospenderlo. Ma le ragioni della sua esistenza sono ancora lì. Per questo dobbiamo tornare alla disciplina di bilancio”.