mercoledì 23 Aprile 2025

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La Tac o TC è un test fondamentale in medicina, ma va evitato l’uso eccessivo in quanto le radiazioni provenienti dalla diagnostica per immagini come la tomografia computerizzata potrebbero essere responsabili del 5% di tutti i casi di cancro all’anno, come tumori ai polmoni, al seno ed altri tipi di tumori.
Le radiazioni della diagnostica per immagini sarebbero dunque paragonabili ad altri fattori di rischio come alcol e sovrappeso. Lo evidenzia uno studio della University of California San Francisco pubblicato su JAMA Internal Medicine, che mette in guardia dall’uso eccessivo e dal sovradosaggio di TC; dal 2007, le TC annuali sono aumentate del 30% negli Usa. Il pericolo è maggiore per i neonati, seguiti da bambini e adolescenti. Ma anche gli adulti sono a rischio.
“La TAC è in generale un esame diagnostico molto utile – spiega in un’intervista all’ANSA l’autrice dello studio Rebecca Smith-Bindman -. Ma questo esame, come tutti gli altri, è utilizzato in modo eccessivo e, in certe situazioni, non apporta benefici. Bisogna ridurre gli esami inutili, la cosiddetta ‘low value care’ (cura a basso valore). La TC è stata citata più volte come test sovrautilizzato, ad esempio la TC è un test eccellente nei pazienti con un sospetto coagulo di sangue (embolia polmonare), ma dovrebbe essere utilizzata solo in presenza di forti evidenze cliniche che indicano che questa diagnosi è probabile”. Non va usata se non serve: “La TAC espone i pazienti a radiazioni ionizzanti a livelli associati a un aumento del rischio di cancro – sottolinea – il che significa che alcuni pazienti svilupperanno un cancro a seguito della TAC”.

“Le nostre stime mettono la TC alla pari di altri fattori di rischio significativi, come consumo di alcol e sovrappeso”, aggiunge. “Ridurre il numero di scansioni e ridurre le dosi per ogni scansione salverebbe delle vite”. Lo studio ha stimato il numero totale di tumori nell’arco della vita associati all’esposizione alle radiazioni delle TAC eseguite nel 2023, analizzando 93 milioni di esami di 61,5 milioni di pazienti Usa (il 4,2% delle scansioni su bambini). Gli epidemiologi hanno stimato che quasi 103.000 tumori deriveranno dai 93 milioni di TC eseguite solo nel 2023, un numero da 3 a 4 volte superiore rispetto alle valutazioni precedenti. Gli adulti tra i 50 e i 59 anni hanno il maggior numero di tumori previsti: 10.400 casi per le donne, 9.300 per gli uomini. I bambini sottoposti all’esame quando avevano meno di 1 anno avevano una probabilità 10 volte maggiore di ammalarsi di cancro rispetto agli altri partecipanti allo studio.
“Se l’uso della TC continua ai ritmi attuali e se le dosi continuano a rimanere agli stessi livelli, circa il 5% dei tumori sarà causato dalla TC – spiega -. Per un singolo paziente, il rischio aumenta con il numero di scansioni, quindi meno sono le scansioni e minore è il rischio. Esistono due modi per ridurre il rischio di cancro – sottolinea l’esperta -. Il primo è quello di evitare le scansioni, in particolare quelle non necessarie e cosiddette di basso valore. In secondo luogo, è necessario ridurre la dose di radiazioni per ogni scansione. Raccomando a chiunque si sottoponga a una TC di chiedere di utilizzare la dose più bassa possibile per la scansione”.

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