L’ultima boutade di Trump è che per fermare la guerra in Ucraìna, gli Europei devono emettere dazi del cento per cento nei confronti della Cina e smettere di comprare petrolio russo aggirando le sanzioni.
Ottima occasone per leggere la strategia americana mondiale e il sostegno enorme che offre ad essa l’Armata Brancoglione. Ovvero quel pugno di paesi che tra i cosiddetti “multipolari” giocano agli antioccidentali con enorme soddisfazione americana (Russia, Corea del Nord, Iran, Venezuela).
Un rapido confronto tra le date e gli effetti che attestano come Putin e Maduro siano stati finora i massimi puntelli dell’ egemonismo americano nuova formula
Gli Stati Uniti sono diventati uno dei più grandi esportatori di petrolio a seguito della rimozione del divieto federale sull’esportazione di greggio domestico, avvenuta nel 2015.
Cosa fanno i russi in quel momento? Subiscono le prime sanzioni energetiche per l’abbattimento del volo di linea MH17 nel luglio 2014, ovvero mentre gli USA si apprestano a rimuovere l’ostacolo legale di cui sopra.
Non contenti, inviano truppe e carri in Ucraìna a inizi del 2015 per partecipare alla battaglia di Debaltseve tra insorti e lealisti. La situazione delle sanzioni si aggrava.
Le sanzioni energetiche accompagnano quindi l’ascesa americana e sono dovute esclusivamente ad azioni che i russi potevano risparmiarsi o commettere diversamente.
Sostenere che gli europei non avrebbero dovuto applicarle è francamente una stupidaggine
Sarebbe stato possibile se i russi non avessero perseverato nell’atteggiamento.
Il tentativo di raggiungere questo risultato è stato fatto ininterrottamente da Parigi e Berlino dal 2014 fino al 2022, benché Mosca colpisse i nostri interessi comuni anche nel Sahel fin dal 2020.
Per non applicarle più, i russi dovrebbero cambiare. Ma i russi non cambiano perché dipendono dagli americani molto più di quanto si possa ritenere e quindi sono acquiescenti alla volontà statunitense di riconversione geo-economica e geo-strategica che li vede cerniera minor tra Usa e Cina e agente di provocazione verso l’Europa.
L’indipendenza energetica americana con le esportazioni che hanno superato le importazioni data del 2022
Cosa accade nel 2022? Che Putin attacca l’Ucraìna con la scusa di salvare la popolazione russofona del Donbass in un conflitto dormiente che aveva fatto solo settantasette morti negli ultimi due anni.
Il regalo a Biden è clamoroso. Per quanto gli americani abbiano giocato su due tavoli e possano aver influito su Kiev, è la Russia il soggetto che opera e che porta gli americani a dama.
Guardiamo ora al Venezuela
L’embargo non avviene sotto Chavez, ma sotto Maduro.
Nelle mani di questo comunista (che Chavez non era), il Venezuela va completamente a rotoli, tanto che un quarto della sua popolazione – probabilmente un record mondiale nella storia – abbandona il paese attanagliato tra mancanza di libertà e miseria.
Si sente parlare di nazioni che difenderebbero il Venezuela da presunte invasioni americane.
Quali? Gli americani non intervengono militarmente nel giardino di casa da settant’anni, con la sola parentesi irrilevante di Grenada una quarantina di anni fa. Al massimo sostengono insurrezioni o colpi di stato.
Però non sembra che abbiano fatto molto quando i candidati dell’opposizione hanno denunciato brogli e la piazza bolliva.
Perché mai avrebbero dovuto?
Le sanzioni sul petrolio venezuelano sono del 2019, in prospettiva del tornante energetico americano del 2022
Queste cosa comportano? In primo luogo il crollo delle esportazioni venezuelane (cioè di concorrenti ai quali ci si sostituisce in diversi mercati) che crollano al trenta per cento e che vedono ormai come soli acquirenti Cina, India e Spagna.
Ma, soprattutto, avvengono quando gli USA non hanno più bisogno d’importare e, con il petrolio invenduto e giacente, la conseguenza è che il prezzo del greggio aumentò sia pur leggermente. E gli USA che lo esportano ringraziarono.
Quando guardo a quello che stanno combinando a favore del loro “nemico”
questi geni del male, sono sempre combattuto tra due tentazioni. Trattarli di servitori schifosi e ipocriti o dedicare a loro lo sketch dei Fratelli De Rege “Vieni avanti, cretino!”.
Probabilmente la sola risposta giusta è quella che le comprende entrambe.