Sessant’anni fa a Superga la tragedia che fissò i granata nell’eternità
Torino 4 maggio 1949 notte – nebbia, pioggia, vento, silenzio laddove 6 ore fa si è sfracellato l’aeroplano che riportava a Torino la più bella squadra di calcio d’Italia. Un pallido, rossastro riverbero illumina ancora palpitando le muraglie della Basilica di Superga. Un pneumatico dell’apparecchio sta ancora bruciando, ma la fiamma cede, tra poco sarà completamente buio.
Non è vero! Non è vero! Alcune ore sono passate prima che i torinesi, diciamo gli italiani, uscissero a conoscere nella sua selvaggia crudeltà questa sciagura
Vittime dell’incidente
Giocatori
Valerio Bacigalupo
Aldo Ballarin
Dino Ballarin
Emile Bongiorni
Eusebio Castigliano
Rubens Fadini
Guglielmo Gabetto
Ruggero Grava
Giuseppe Grezar
Ezio Loik
Virgilio Maroso
Danilo Martelli
Valentino Mazzola
Romeo Menti
Piero Operto
Franco Ossola
Mario Rigamonti
Julius Schubert
Dirigenti
Arnaldo Agnisetta
Ippolito Civalleri
Andrea Bonaiuti (organizzatore delle trasferte della squadra granata)
Allenatori
Egri Erbstein
Leslie Lievesley
Osvaldo Cortina (massaggiatore)
Giornalisti
Renato Casalbore
Renato Tosatti
Luigi Cavallero
Equipaggio
Pierluigi Meroni
Celeste D’Inca
Celeste Biancardi
Antonio Pangrazi