giovedì 18 Luglio 2024

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Alleati dell’Europa forse ma non nell’Unione

Cosa pensa la Russia? Se l’è domandato l’European Council for Foreign Relations (Ecfr), che ha girato la domanda a una serie di intellettuali russi, molti dei quali hanno avuto ruolo di consiglieri dell’ex presidente Vladimir Putin (ora premier) e del presidente Dmitri Medvedev. Gli interventi sono stati raccolti in un rapporto, dal quale si evince, tra le altre cose, che pensare la Russia desiderosa di far parte dell’Unione europea è un errore di prospettiva. Leonid Polyakov, politologo di peso in Russia, smonta l’idea, diffusa a Ovest, che Mosca voglia essere più vicina all’Europa. “La sfida che ci troviamo ad affrontare è quella di trasformare la Russia da imitatrice di altre civiltà a modello che gli altri debbano imitare”, spiega nel suo intervento dedicato a disegnare un “autoritratto ideologico” della Russia di oggi. La Russia di oggi si fida sempre meno dell’Europa. Mosca, spiega Fedor Lukyanov, esperto di geopolitica, teme che i suoi confini siano sempre più vulnerabili e tende a circondarsi di stati cuscinetto. Anche perché “non un solo paese nell’ex Unione sovietica, compresa la Russia, può dire per certo che i propri confini sono storicamente giustificati, naturali e, di conseguenza, inviolabili”.

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