venerdì 19 Luglio 2024

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I francesi dal missile facile accusati di nuovo. Stavolta però non è per coprire altri

E’ stato un missile francese sparato durante un’esercitazione militare ad abbattere l’aereo yemenita caduto al largo delle Isole Comore a fine giugno: è quanto sostengono alcuni siti web e un giornale yemenita che riportano anche il riserbo dell’Ambasciata francese a Sanà che parlerebbe di “indagini in corso”.
La notizia, ripresa stamane dal foglio panarabo edito a Londra Elaph, sarebbe un clamoroso colpo di scena nella tragedia dell’Airbus A310 Yemenia Air volo IY626 precipitato nell’Oceano Indiano al largo delle isole Comore. Sciagura aerea che lo scorso 30 giugno costò la vita a 150 persone. Unica superstite una ragazza di 14 anni rimasta miracolosamente viva. Anche secondo il giornale locale, lo Yemen Post, un esperto che sta investigando sul disastro aereo, avrebbe dichiarato che esiste la concreta possibilità che il velivolo sia stato colpito da un missile e accusa il governo di Parigi. “Le Autorità francesi – ha detto in condizioni di anonimato – stanno tentando di nascondere le prove che le collegano all’accaduto.
Tutti i segnali mostrano che la Francia è la diretta responsabile del disastro e che sta usando la sua forte presenza internazionale per nascondere i suoi errori, specialmente dopo l’incidente dell’Airbus A330 precipitato lungo le coste del Brasile”. Le autorità Comoriane avrebbero riferito al giornale yemenita che navi da guerra francesi e israeliane stavano conducendo esercitazioni militari nella zona di mare attraversata in seguito dall’aereo precipitato nell’oceano.
Il Portavoce dell’Ambasciata Francese a Sanà, citato dal panarabo Elaph, avrebbe ammesso ieri che forze militari francesi stavano compiendo manovre aeronavali non annunciate nell’Oceano Indiano al largo delle Isole Comore, dove si sarebbe poi inabissato l’Airbus, ma sostengono che le manovre si sono completate 24 ore prima dell’incidente e che “le indagini sono ancora in corso”. In una riunione tenutasi tra i rappresentanti della Yemenia Air e alcuni ufficiali dell’Ambasciata Francese a Sana’a, sarebbe stata espressa la richiesta di permettere alla squadra di investigazione yemenita attualmente alle Comore di poter ascoltare la testimonianza dell’unica superstite alla sciagura: la ragazzina di 14 anni Bahiyyah Bakri. Secondo le indiscrezioni riportate da Elaph la ragazzina avrebbe sentito una forte esplosione prima che l’aereo precipitasse in mare. Le autorità di San’a avrebbero inoltrato una lettera ufficiale di proteste a Parigi.

 

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