venerdì 19 Luglio 2024

It’s chip

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Sepolto in profondità, all’interno delle oltre 1.000 pagine del progetto sulla  Sanità degli Stati Uniti, in uno dei suoi molteplici capitoli, si descrive alla perfezione la procedura per rendere gli S.U. la prima nazione al  mondo pronta a dotare ciascuno dei suoi cittadini di  un microchip d’identificazione a radiofrequenza o RFID, impiantato sul dorso della mano, allo scopo (o con la scusa) di controllare chi ha , o non ha, diritto  all’assistenza medica.
E’ verosimile che questa “cimice” elettronica” possa essere innestata sul dorso della mano, tanto da servire  oltre allo scopo dichiarato, da “carta d’identità universale”, sostituire le carte di credito, i passaporti, la patente, etc. Al supermercato, basterebbe allora passare il pugno sopra lo scanner per addebitare direttamente il nostro conto bancario (visto in un film della società AT&T).
D’altronde, già dal 1993, l’azienda americana Destron  pubblicizza  i suoi chip elettronici di identificazione (LD.I.CHIPS) adattabili a tutti i tipi di utilizzo.
Cosa impedirà quindi a questo chip di identificazione di divenire  internazionale e catalogarci tutti ? Sarà allora possibile imporre un meccanismo di controllo universale, per cui tutti coloro che non avranno ricevuto (o avranno rifiutato) questo marchio di identità, potranno  esser privati  dei loro diritti, della possibilità di acquistare e di vendere, di lavorare e di ricevere un salario, di poter affittare un appartamento, di comprare un mezzo di trasporto.etc.

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