domenica 12 Ottobre 2025

Quelli che tirano al bersaglio sui bambini

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Almeno 27 civili afghani, tra cui quattro donne e due bambini, sono rimasti uccisi  in un raid della Nato nella provincia di Dai Kundi, nel sud del Paese: è quanto ha denunciato il  governatore, Sultan Ali Uruzgani”. Le vittime erano in viaggio a bordo di tre minibus, su cui si trovavano 42  persone, verso Kandahar.
In un comunicato, la Nato spiega che obiettivo del raid era un gruppo di “presunti insorti” e che l’attacco ha provocato “alcuni morti e feriti”: i militari che si sono recati sul luogo della strage si  sono trovati di fronte a donne e bambini e hanno trasportato i feriti in strutture ospedaliere. In una nota la  coalizione internazionale anticipa l’avvio di una inchiesta. “Siamo estremamente colpiti dalla tragica perdita di vite innocenti. Siamo qui per proteggere gli afghani, e uccidere o ferire civili mette a rischio la loro fiducia  nella nostra missione. Raddoppieremo i nostri sforzi per riguadagnare questa fiducia” ha dichiarato il  comandante delle forze Nato e Usa a Kabul, il generale Stanley McChrystal, presentando al presidente  afghano, Hamid Karzai, le sue scuse per quanto avvenuto. Ieri sera il comandante dell’Isaf, esaminando l’accaduto con Karzai, ha manifestato l’impegno a partecipare ad un’nchiesta congiunta sulla vicenda.

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