Onori per la prima astronauta nipponica
I media nipponici hanno salutato con gli onori degni di una star il ritorno sulla Terra di Naoko Yamazaki, la mamma-astronauta divenuta involontariamente un caso nazionale come nuovo modello delle donne del Sol Levante. La scienziata nipponica, a bordo dello shuttle Discovery atterrato martedì al Kennedy Space Center in Florida, di ritorno dalla Stazione spaziale internazionale, è stata accolta dalla figlia Yuki, di sette anni, e dal marito Taichi, divenuto anche lui famoso in patria come casalingo a tempo pieno. “Sono felice di sentire di nuovo la natura e la bellezza della Terra – ha dichiarato la super mamma in conferenza stampa -. Siamo riusciti a tornare a casa dopo aver portato a termine la nostra missione”. Trentanove anni, con una figlia e un marito a carico, la scienziata giapponese è quanto di più distante si possa immaginare dalla figura tradizionale della donna nipponica tutta casa e famiglia. Per permettere alla moglie di realizzare il sogno spaziale, Taichi ha abbandonato un lavoro sicuro e si è dedicato completamente alla figlia Yuki, una condotta assai rara nella società nipponica che ha creato un enorme interesse – nonché accese discussioni – intorno al caso della famiglia anomala Yamazaki.
