venerdì 19 Luglio 2024

Partecipazione sociale al bilancio

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Richiesta dal comune di Grottammare partendo dal dossier di noreporter


Interrogazione a risposta scritta

Il sottoscritto chiede  di interrogare il Ministro dell’Economia e delle Finanze e il Ministro della Pubblica Amministrazione per sapere – premesso che:
la partecipazione sociale al bilancio può essere definita come il processo, organizzato e guidato dall’amministrazione, con il quale il cittadino viene chiamato a partecipare a scelte inerenti la destinazione di spesa di una parte del bilancio comunale;

essa nasce dalla necessità di coinvolgere i cittadini per la risoluzione di problemi che riguardano il territorio in cui vivono, favorendone l’interessamento e la partecipazione, stimolandone la responsabilizzazione, puntando in tal modo al riavvicinamento alla politica intesa nel senso classico del termine, ossia come cura dell’interesse della comunità;

già dopo le elezioni amministrative del 2001 circa venti Comuni hanno formalizzato l’interesse per l’adozione dello strumento partecipativo, nominando un assessore o un consigliere comunale delegato del Sindaco alla sperimentazione, portando così alla realizzazione di bilanci partecipativi e bilanci partecipati;

il Comune di Grottammare rappresenta l’esempio più antico di tale sperimentazione, in auge dal 1994, ottenendo risultati apprezzabili dal punto di vista degli investimenti, della rimodulazione della tassazione locale e della destinazione dei fondi per i servizi pubblici;

l’esperienza estera più significativa, in questo senso, è quella della città brasiliana di Porto Alegre, i cui ragguardevoli risultati raggiunti, certificati anche nel vertice Onu di Istanbul e dalla Banca Mondiale, hanno portato alla diffusione di questo modello partecipativo in oltre 140 altre città dell’America meridionale, riprese poi negli anni più recenti anche da realtà di Paesi europei, come Francia, Inghilterra, Spagna e Germania;

tutto ciò premesso, si chiede di sapere:

se il Ministro dell’Economia e delle Finanze e della Pubblica Amministrazione ravvedono l’utilità nell’applicazione su vasta scala negli enti locali di questo procedimenti di partecipazione popolare nell’attuale momento storico, politico ed economico, emanando apposite linee di indirizzo;

se è possibile prevedere, in sede parlamentare, l’approfondimento di questo genere di strumenti che possano favorire la partecipazione popolare, l’esercizio della democrazia negli enti locali, la conoscenza del funzionamento dell’amministrazione della cosa pubblica e la formazione della coscienza civica dei cittadini.

Presentata da: ROCCO GIRLANDA – Gruppo Parlamentare: Popolo della Libertà

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