I lavori del IV incontro nazionale del Centro Studi
Tre giorni densi di appuntamenti, incontri, dibattiti, dal 26 al 29 novembre, a Tuscania, per il Centro Studi Polaris. Ma anche un momento per stilare bilanci. Per Gabriele Adinolfi, organizzatore della tre giorni, il lavoro del centro studi in questi anni ha registrato una costante crescita: “Se nel 2007 si è inaugurato il Centro Studi, nel 2008 si è data vita ad un metodo”, che si può banalmente ridurre in assegnazione di ricerce e approfondimenti a esperti del settore, per poi diffonderli attraverso
la rete internet, conferenze e incontri. “Mentre lo scorso anno – ha proseguito Adinolfi – è stato l’anno del ‘salto di qualità’ attraverso il varo della rivista trimestrale Polaris che ha affrontato molti temi. Dall’economia nazionale a quella internazionale, all’emigrazioni, alla politica interna e la geopolitica”. L’obiettivo del 2011 che si pone il Centro Studi è quello di arrivare a delle sintesi e a delle analisi che possano essere letti come dei report e utilizzati come strumenti di lavoro per il mondo della politica, della scuola, dell’università. Tra I temi dibattuti durante la tre giorni l’opportunità per l’Europa di rafforzarsi attraverso lo sdoppiamento dell’euro; la geopolitica: Russia, Cina, Europa, una strada da percorrere, con una interessante analisi sulla Siberia, diventata regione di conquista da parte dei cinesi attraverso una politica demografica massiccia. La Cina riesce a penetrare e a insediarsi nel territorio russo attraverso stratagemmi commerciali e anche grazie ai cinesi “deportati” perché “inesistenti” all’anagrafe. Da quando Pechino ha adottato la politica del figlio unico, molte famiglie non registrano i figli all’anagrafe, cinesi che poi scappano nel “mondo”. E ancora si è parlato di lavoro e di ruolo dei sindacati. Infine non poteva mancare un focus sulla politica attuale e sulle prospettive future del bipolarismo. Tra gli argomenti proposti dall’assemblea anche un approfondimenti sulla criminalità e come viene sentito lo Stato nel Mezzogiorno. Stato presente alla riunione annuale di Polaris grazie ai controlli della Digos che hanno consentito una maggiore regolarità nello svolgimento del convegno.
Graziella Giangiulio