lunedì 13 Ottobre 2025

Rivelato in Israele

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I nostri canadair non volano perché non paghiamo il personale. Perle della privatizzazione

Un vigile del fuoco israeliano che era sul posto sembra non credere ancora ai suoi occhi: “Abbiamo visto incendiarsi l’autobus. Sono bruciate vive dozzine di persone. Quello che ci lascia senza parole è che la sciagura è successa perché le fiamme erano completamente fuori controllo. Chi ha tentato di fuggire non ha avuto scampo”. Il pullman era uscito di strada. I morti sono una quarantina, quasi tutti erano allievi secondini del carcere di Damon. In cinquanta avrebbero dovuto sgombrare i 500 detenuti palestinesi. Oltre ai cadetti delle guardie carcerarie, sull’autobus c’erano anche squadre di soccorso e alcuni pompieri. L’incendio è divampato alle 11 israeliane sul monte Carmelo, vicino ad Haifa.
Secondo il sito di Yedioth Ahronot, il quotidiano più diffuso di Israele, il primo focolaio è stato rilevato in una discarica illegale tutt’altro che ignota. Il sindaco di Haifa Yona Yahav ammette candidamente che la conosceva e che la “sciagura era solo questione di tempo”. La polizia non esclude che il rogo sia di origine dolosa. Le fiamme sono state sospinte in direzione di Haifa da venti fortissimi che soffiavano da est verso ovest.
Il rogo ha già devastato 2000 ettari di territorio, in gran parte foreste del Monte Carmelo. Sono stati evacuati il kibbutz Givat Wolfson, vicino a Beit Oren, Usfiya e Dalyat al Karmel, due villaggi drusi, l’albergo Carmel Forest e la annessa fattoria. Alcune case di Beit Oren sono distrutte. Nell’area colpita è saltata la corrente elettrica. Anche l’Università di Haifa ha ricevuto l’ordine di prepararsi a svuotare i suoi edifici. Il premier Benjamin Netanyahu descrive l’incendio che ha devastato il Carmelo come “il più grave della storia di Israele”. Nell’area sono stati fatti convergere 4 elicotteri dell’esercito, uno dell’aviazione e 25 squadre di pompieri. Ma i mezzi non bastano. Netanyahu ha chiesto aiuto a Russia, Grecia, Cipro e Italia.
Purtroppo è  improbabile che Roma possa inviare in tempo utile i 19 Canadair che lavorano per la Protezione civile. Gli aerei sono fermi da un mese: il 15 ottobre, è stato arrestato Giuseppe Spadaccini, il titolare della società Sorem che gestiva la piccola flotta. Il personale da tre mesi non riceve lo stipendio.

LA Protezione Civile appalta il servizio antiincendio fatta con i Canadair ad una società privata , la SOREM.
Questi arei e le loro operazioni sono stati spesso prestati dall’ Italia all’estero come in Grecia Portogallo e Russia la scorsa estate .
Adesso il proprietario della SOREM , Spadaccini è finito in galera e i dipendenti non percepisocno stipendio da tre mesi ma quel che è peggio è che nessuno interviene in vista della aggiudicazione della nuova gara! Qualcuno si è ricordato ora della vicenda perché non possiamo aiutare Israele con l’ incendio scoppiato sul Monte Carmelo.

 

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