martedì 14 Ottobre 2025

Niente Natale a Milano

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altPiù che gli immigrati il problema sono gli insegnanti idioti

All’asilo ci sono tanti figli di genitori non cristiani e per questo le maestre decidono di non fare la tradizionale festa di Natale aperta alle famiglie. Ai bambini, per di più, non saranno insegnate canzoni su Gesù e Betlemme, ma solo quelle che parlano di renne e di Babbo Natale. La decisione del collegio dei docenti della scuola materna comunale di via Forze Armate 59 però non piace a tutti. A quei genitori che si lamentano, sostenendo che la festa di Natale non fa male a nessuno, la direzione risponde con una lettera: la tradizionale canzoncina per le mamme non si farà, “data la presenza di un’alta percentuale di bambini appartenenti ad altre culture e religioni — si legge — e di stranieri appena ammessi alla frequenza, che non parlano neppure italiano”.
Replica una mamma: “La presenza degli stranieri non è un buon motivo per non fare la festa, e Natale anzi può essere un momento di incontro per le famiglie di ogni cultura e religione”. Sul caso ha chiesto informazioni l’assessorato comunale all’Educazione, guidato dalla cattolicissima Mariolina Moioli. La responsabile della scuola, Angela Airaghi, ha dovuto inviare una relazione a Palazzo Marino. “? logico che i figli di testimoni di Geova, ebrei o musulmani non debbano imparare canzoncine cristiane — dice la direttrice — quanto alla scelta di non invitare le mamme a scuola, lo facciamo soprattutto per evitare stress ai piccoli”. Nella lettera inviata alle famiglie dei 175 bambini, per un quarto straniere, si spiega che lo scorso anno molti genitori si erano lamentati perché la festa imponeva di prendere mezza giornata di ferie dal lavoro. E si precisa che cantare in pubblico potrebbe “creare disagio ai bambini piccoli, di due anni e mezzo”, così come ai figli “privi di figure familiari durante la festa”.
Un altro problema sarebbe l’assenza di personale per le pulizie nei giorni prima di Natale. Risultato: i bimbi per festeggiare canteranno canzoncine “laiche” fra loro. “Ci eravamo offerte di pulire noi la scuola — dice una delle mamme più combattive — e non ci risulta che per i bimbi sia psicologicamente stressante cantare di fronte ai genitori”.
Più che gli immigrati il problema sono gli insegnanti idioti e tutti quelli che si comportano come loro. Il rispetto delle culture non rima con la cancellazione degli usi e costumi delle sedi di accoglienza. Tanto più che il Natale, cristianizzato finché si vuole, è festa che precede lo stesso Cristianesimo e che sta nel nostro genoma contribuendo a caratterizzarci. Idioti!

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