sabato 19 Aprile 2025

A furia di farle negare il vir appassisce pure la domina

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Il matrimonio salta se la moglie fa la mamma e il marito la colf

 

Uomini che partecipano alla gestione della casa, stirano le camicie, cucinano il ragù e sistemano il letto, sotto lo sguardo critico delle spose/compagne (che storcono il naso per il copriletto sempre un po’ arricciato). E poi stendono i panni e sfornano manicaretti (magari anche più buoni delle consorti), fanno la spesa, spesso quella del sabato, la più pesante. Sono gli uomini del terzo millennio, non tutti ma sempre di più, che iniziano a dare per acquisito che gli oneri e gli onori vadano divisi anche a casa e che, nonostante tutto il loro impegno, assistono più spesso dei loro colleghi pigroni e maschilisti al naufragio dell’unione. E’ quanto sta succedendo nella nostra società secondo un rapporto norvegese, con grande sorpresa di chi aveva creduto e sognato diversamente. Ma i ricercatori sottolineano che l’esistenza di questo legame non si può tradurre in un mero rapporto di causalità (se non marginale), ma piuttosto in una sorta di sillogismo: le coppie che si dividono maggiormente i compiti sono le più moderne, le coppie moderne divorziano con maggior disinvoltura, le coppie dove ci si dividono di più i lavori di casa divorziano di più.
PARITA’ TRA I SESSI – La parità tra i sessi sta passando anche attraverso una divisione equa delle mansioni casalinghe e si pensava che questa rivoluzione domestica portasse a una maggiore armonia nella coppia, a sollevare le donne da compiti talvolta gravosi, soprattutto a fronte di un loro impegno fuori dalle mura domestiche, a rinsaldare i legami di coppia, regalando al gentil sesso una qualità di vita migliore e offrendo ad entrambi i sessi l’opportunità di comprendere reciprocamente bisogni, soddisfazioni e frustrazioni del vivere insieme. Ma così non è secondo gli studiosi norvegesi che, dopo aver analizzato tante coppie dove a casa vige la par condicio, sentenziano: i matrimoni dove c’è uguale partecipazione alle faccende domestiche finiscono più spesso.
LEGAME INDIRETTO? – La ricerca norvegese smentisce infatti i luoghi comuni: il matrimonio rischia grosso se l’uomo partecipa troppo e le possibilità di trovarsi in tribunale a firmare le carte del divorzio aumentano del 50 per cento. Dunque la divisione equa degli oneri casalinghi non s’ha da fare se si vuole resistere alle prove della convivenza e della routine oppure la spiegazione è a monte? La ricerca proviene sorprendentemente da uno stato nordico con una lunga tradizione di gender equality (eguaglianza tra i generi), dove da tempo uomini e donne si spartiscono i doveri, sfuggendo a stereotipi a noi famigliari e anche in nome di questo gli studiosi sono più propensi per la seconda ipotesi, sfuggendo alla tentazione di conclusioni semplicistiche. Thomas Hansen, coautore dello studio dal titolo Equality in the Home non ha alcun dubbio: «Più un uomo si impegna a casa più divorzia», sancendo un legame inversamente proporzionale tra propensione al lavoro casalingo maschile e armonia della coppia. Ma lo studioso specifica al tempo stesso che non c’è in questa tendenza un rapporto diretto di causa-effetto, ma piuttosto un segnale indiretto di un’attitudine moderna. Le unioni in cui vige la regola della condivisione e compartecipazione sono anche le unioni dove la donna è più istruita e più realizzata nel lavoro, personalmente ed economicamente, e questo rende più facile l’emancipazione femminile e un’eventuale separazione.
CONFLITTO DI INTERESSI – Ma c’è anche un aspetto psicologico di questo trend che, avverte Hansen, denuncia la necessità di ruoli più chiari, senza invasioni di campo che rischiano di sfociare in scontri o in conflitti di interesse. L’eccesso di regole in una coppia, come fanno notare gli autori dello studio, può portare inoltre a un rapporto che assomiglia più a una società per azioni che a una storia d’amore, con evidenti frustrazioni reciproche. Resta il fatto che le donne norvegesi svolgono la maggior parte dei lavori di casa in sette casi su dieci, secondo i dati, e sorprendentemente proprio in quelle sette donne maggiormente caricate si registra un tasso di soddisfazione e felicità maggiori. Questa ricerca infine non è in sintonia (o comunque difficilmente si incastra) con un altro studio recente che ha coinvolto ben sette nazioni, concludendo che gli uomini che a casa si adoperano di più vivono meglio e rendono di più sul lavoro e che il segreto di una vita maschile serena sta nel lavare i piatti, scrollandosi di dosso un senso di colpa perenne.

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