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A morte per aver propagato l’aids

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Due medici e cinque infermieri, riconosciuti in Libia colpevoli di infanticidio e di epidemia, andranno incontro alla pena capitale.
Ben diversamente dagli analoghi casi in Europa.

In tribunaledi Bengasi,alla conclusione diun processo durato quattro anni, ha condannato a morte sei bulgari e un palestinese riconosciuti colpevoli di aver propagato l’aids in un ospedale pediatrico.


La sentenza è stata pronunciata in virtù della legge 305 che stipula la pena capitale nei confronti di chiunque causi la morte di più di una persona.


Il tribunale ha stabilito che i sette, due medici e cinque infermieri, hanno causato la morte di 46 bambini e ne hanno infettati 380 e che, pertanto, saranno fucilati.


La notizia è stata resa nota dall’agenzia di stampa francese AFP che ha omesso di ricordare come, in un caso identico, medici e uomini politici francesi colpevoli coscientemente del medesimo reato compiuto a solo scopo di lucro se la cavarono, Oltralpe, con pene irrisorie che non hanno nemmeno stroncato le carriere politiche di chi fu coinvolto nell’olocausto degli emotrasfusi.

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