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maintenant c’est à eux

Se volete conoscere i retroscena sugli interessi francesi in Libia, basta leggere un dispaccio della diplomazia americana pubblicato da WikiLeaks(…) datato 8 febbario 2010. Una «comunicazione confidenziale» a Washington da parte dell’ambasciata Usa a Parigi sulle relazioni dell’Eliseo con il Nord Africa.
E a parte i rapporti con Tunisia, Marocco e Algeria, l’attenzione del lettore italiano va tutta al punto 16, dedicato appunto alla Libia, in cui sono riportate le considerazioni del capo della divisione Nord Africa del ministero degli Esteri francese Cyrille Rogeau:
Le relazioni tra Francia e Libia sono stabili al momento (siamo al febbraio 2010, ndr), secondo il capo della divisione Nord Africa al ministero degli Esteri, Cyrille Rogeau, ma i francesi si mostrano sempre più frustrati nelle relazioni con i libici a proposito delle promesse mancate su visti, scambi professionali, educazione alla lingua francese e scambi commerciali. «Noi parliamo molto coi libici, ma vediamo come alle parole non seguano azioni in Libia», si è lamentato Rogeau.«I libici parlano e parlano, ma non comprano niente (da noi). Solo gli italiani si assicurano tutti i contratti». I francesi hanno mandato diversi segnali di amicizia, ma credono che non siano stati affatto contraccambiati dai libici.

Ecco a voi la Francia di Charlie  

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