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A Roma il record nazionale delle multe

Chi non ne ha mai presa una alzi la mano. Le multe sono la vera ossessione dell’automobilista metropolitano. I romani, in particolare, soffrono un carico di contravvenzioni che è arrivato a quota 3.500.000 all’anno, rispetto a un parco di due milioni di veicoli circolanti sul territorio comunale, urbano e extraurbano. Come dire che ogni abitante della Città Eterna, compresi anziani e bambini, chi non guida mai e chi non ha nemmeno la patente, si trascina un’eredità di oltre una multa a testa, ogni anno che passa. A fornire all’ADNKRONOS un quadro esauriente della situazione è il dirigente amministrativo del Comune di Roma, Pasquale Pelusi, da cinque anni responsabile dell’Ufficio Contravvenzioni e Notifiche nel palazzone di via Ostiense 131, uno degli indirizzi meno amati dai romani. Dati poco confortanti, che danno la misura di quanto la ‘lotta quotidiana’ tra automobilisti e vigili urbani sia continua ed estenuante. “Non c’è nessun tartassamento da parte del Comune – tiene subito a precisare Pelusi – è un problema di disciplina. Per quanto ci riguarda, stiamo lavorando sulla qualità e sul particolare, in modo da fare sempre meno errori”. Ma dall’avviso di contravvenzione, che troviamo sul parabrezza, fino alle aule di tribunale, è un campo minato, fatto di ricorsi in Prefettura e cartelle esattoriali, con un notevole aggravio economico da entrambe le parti, se si pensa che il costo di un solo verbale notificato è di 11,05 euro. Gli introiti da multe, del resto, rappresentano una voce significativa nel bilancio comunale, un vero e proprio ‘tesoretto’, per quanto “ben lungi dal compensare i mancati ricavi dell’Ici, come qualcuno ha erroneamente detto”, sostiene Pelusi. Nelle casse del Campidoglio, infatti, sono arrivati nel 2007 dalle violazioni al codice della strada 108 milioni di euro di competenze e 60 milioni di arretrati, “in totale 168 milioni di euro, cui vanno ad aggiungersi 245 milioni di crediti iscritti in bilancio, che si andranno a recuperare”. Molto simili i risultati appena giunti del preconsuntivo 2008: 113 milioni di euro di cassa e 55 di arretrato, mentre salgono a 278 milioni i crediti iscritti. Se Roma piange, il resto d’Italia certo non ride. Come ad esempio accade a Milano, dove ogni 11 secondi scatta una nuova contravvenzione. Secondo una recentissima indagine (febbraio 2009) di Contribuenti.it, associazione dei contribuenti italiani, che fotografa la situazione nazionale, il nostro Paese è in Europa quello che ha avuto il più alto incremento di multe negli ultimi 10 anni, con il 1.265% di aumento nell’arco del decennio. Nella classifica dopo l’Italia troviamo Romania, Bulgaria, Estonia. Molto più in basso c’è l’Inghilterra con il 34% di incremento decennale, la Germania con il 28% e la Svezia con il 21%. Dai risultati, inoltre, emerge che l’aumento è stato maggiore nel Nord Est della Penisola e nel Centro, rispetto al Nord Ovest, al Sud e alle Isole. L’infrazione più frequente è la violazione sistematica dei settori a traffico limitato. “La Ztl ha varchi tutti funzionanti – sottolinea ancora il capo dell’Ufficio Contravvenzioni – per ogni giorno lavorativo sono oltre 4mila gli ingressi di veicoli non autorizzati, per un totale di un milione di contravvenzioni all’anno, elevate dalla polizia municipale. Circa la metà, 540mila, sono le sanzioni per sosta vietata”. ”Un altro milione di multe arrivano dagli ausiliari del traffico: 500mila per circolazione sulle corsie preferenziali e 500mila per il mancato pagamento del ticket per le strisce blu. I parcheggi non mancano, sono i romani che preferiscono parcheggiare ‘sugli alberi'”, sostiene Pelusi. Un altro milione di multe i conducenti lo totalizzano per guida con telefonino, mancato uso delle cinture di sicurezza, eccesso di velocità rilevato da autovelox, passaggio col rosso. Circa 200mila, infine, le contravvenzioni che non riguardano il codice della strada. “La Ztl è anc

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